“In questo momento non è facile dire niente, mi lascerò guidare dallo Spirito Santo”.
Con queste parole padre Pierluigi De Giacomi, il parroco della chiesa della Consolazione di via XX Settembre ha iniziato l’omelia durante i funerali di Alice Scagni, la giovane di 34 anni uccisa a coltellate dal fratello domenica scorsa.
Un dolore composto, quello dei familiari di Alice, che questa mattina le hanno dato l’ultimo saluto. Piccoli gesti, sguardi e abbracci sono stati il conforto dei genitori della giovane, del marito e del figlioletto, abbracciati dagli amici e anche da chi Alice e la sua famiglia la conosceva solo di vista.
Continua ancora a lascare stupiti il gesto del fratello di Alice, Alberto, che la sera di domenica, dopo aver atteso la sorella sotto casa, l’ha uccisa colpendola a coltellate prima di fuggire. Uno stupore che si è manifestato anche durante l’omelia del parroco che si è affidato alle parole dell’enciclica di papa Giovanni Paolo II, “Dives in misericordia”.
“Eleviamo la nostra voce e supplichiamo perché in questa tappa della nostra storia si riveli ancora una volta quell’amore che è nel Padre, e per opera del Figlio e dello spirito santo, si dimostri presente nel mondo contemporaneo e più potente del male, del peccato e della morte”.
Dal carcere, l’omicida, interrogato dal Gip Paola Faggione e dal Pm Paola Crispo, si è avvalso della facoltà di non rispondere mentrela procura sta continuando a indagare sul perché gli allarmi lanciati dalla famiglia siano rimasti inascoltati.
Cronaca | 07 maggio 2022, 11:26
Funerale di Alice Scagni, l'omelia 'spezzata' del parroco: "Non è facile trovare le parole"
Un dolore composto, quello dei familiari di Alice, che questa mattina le hanno dato l’ultimo saluto. Piccoli gesti, sguardi e abbracci sono stati il conforto dei genitori della giovane, del marito e del figlioletto
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