Gli agenti della polizia municipale di Torino non avranno il taser, almeno per il momento. Se è vero che entro maggio la Conferenza Stato-Regioni sarà chiamata all’approvazione definitiva dell’accoro che prevede di dotare i vigili urbani dell’arma famosa soprattutto oltreoceano, nel capoluogo piemontese si preferisce “osservare e valutare”.
Ma anche litigare. Sono infatti volati paroloni tra maggioranza e opposizione, chiamate a discutere di una proposta di mozione presentata da Ivana Garione (Moderati) per chiedere al sindaco Lo Russo di non adottare tout court il taser per la polizia municipale. Un’idea sposata in maniera compatta dal centrosinistra torinese e criticata invece dai partiti di destra. Sì, perché mentre Torino discute, Milano e Roma hanno già approvato la dotazione del taser ai vigili urbani, l’approccio all’ombra della Mole sembra essere ben diverso: “Non ci sono oggi gli strumenti e le necessità per utilizzarlo”, spiega l’assessora alla polizia municipale, Gianna Pentenero.
Il taser non convince gli assessori
La posizione dell'assessora è chiara: gli agenti non hanno bisogno, in questo momento, di un nuovo strumento. Per la difesa esiste infatti la pistola d’ordinanza. “Servirebbero invece più agenti, quello sì”, ribadisce Pentenero, che sottolinea come i civich tornesi siano unici, avendo un ruolo molto più sociale e complesso, rispetto al mero aspetto di garantire la sicurezza. Una posizione condivisa da Jacopo Rosatelli, assessore con delega alla Salute: “La prudenza verso questi strumenti deve essere massima, perché il taser non sostituirebbe il manganello ma la pistola. Io son per smilitarizzare il corpo di polizia”.
Opposizione all’attacco
Diametralmente opposto il parere della destra torinese. “Il taser non si può estrarre se non si ha davanti una persona armata. A Torino è stato solo mostrato come deterrente e mai utilizzato. Qui però siamo di fronte al paradosso della politica: a Milano possono usarlo, a Roma anche e a Torino no?”, sostiene Giuseppe Catizone (Lega). “Non mi stupisco che il Pd di Torino sia contro questa misura, nonostante i loro colleghi di altre città siano a favore. Questo Pd non fa nulla per aumentare la sicurezza della città: dobbiamo garantire sicurezza pubblica, e lo si fa anche con l’uso delle armi”, afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia, Giovanni Crosetto.
Imbeccate che non scalfiscono la maggioranza e la Giunta: il taser, fino a oggi, viene visto come uno strumento complesso da utilizzare (serve infatti chiamare il 118 prima del suo utilizzo) e anche pericoloso per la salute della persona verso cui viene rivolto. Ecco perché Torino attende aspettare una normativa più chiara e utilizzare i propri vigili urbani per altre mansioni, lasciando quella della sicurezza diretta a polizia e carabinieri.
Commenti