Il Nazionale

Cronaca | 02 maggio 2022, 11:30

Quinto, un quartiere sotto shock dopo l'omicidio di Alice Scagni, "Era una persona splendida" (Foto e Video)

Un quartiere ancora sotto shock. Questa mattina in via Nicola Fabrizi l’atmosfera che si respira sotto casa di Alice Scagni, vittima della furia omicida del fratello Alberto, che l'ha uccisa con 17 coltellate alla schiena e all'addome, è un misto di incredulità e sgomento

Quinto, un quartiere sotto shock dopo l'omicidio di Alice Scagni, "Era una persona splendida" (Foto e Video)

Un quartiere ancora sotto shock. Questa mattina in via Nicola Fabrizi l’atmosfera che si respira sotto casa di Alice Scagni, vittima della furia omicida del fratello Alberto, che l'ha uccisa con 17 coltellate alla schiena e all'addome, è un misto di incredulità e sgomento.



I residenti della zona sono restii a rilasciare dichiarazioni, preferiscono non farsi intervistare. Qualcuno ha sentito solo il rumore delle ambulanze, che hanno raggiunto la scena del crimine quando ormai non c’era più nulla da fare per Alice.

Era una persona splendida, erano una bella famiglia. - commenta commossa una dipendente del supermercato poco distante dall’abitazione della giovane - Non conoscevo il fratello, il pensiero va alla bimba. Siamo ancora sconvolti”.



Un residente racconta incredulo: “sono uscito per portare fuori il cane pochi minuti dopo l’accaduto. C’era solo una volante della polizia, ma non ho avuto il coraggio di chiedere o di guardare”.



In zona c’è anche un piccolo bar, ma alla richiesta di intervista la titolare ha abbassato gli occhi e ha preferito non rispondere, scrollando le spalle come per allontanare il pensiero di quanto accaduto. Spetterà ora agli inquirenti il compito di fare chiarezza sulla triste vicenda.

Secondo quanto ricostruito, Alberto Scagni, fratello di Alice, ha atteso la vittima sotto casa, aspettando che uscisse per la passeggiata serale con il cane. Poi forse una lite e le coltellate, alla schiena e all'addome.



L'uomo è stato ritrovato dagli agenti delle volanti, chiamate dai vicini, a 300 metri dal luogo del delitto, con i vestiti ancora macchiati di sangue.

In un primo tempo si è ipotizzato che l'arma del delitto potesse essere una bottiglia rotta, ma poco dopo è stato chiaro agli inquirenti che Scagni per uccidere la sorella ha utilizzato un coltello che teneva nascosto all'interno di una busta. In passato, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'uomo aveva avuto un rapporto travagliato con la sua famiglia, con continue richieste di denaro, spesso con grande insistenza, reagendo violentemente in caso di diniego.



Ieri forse l'ennesima lite per una richiesta di denaro, Scagni ha estratto il coltello e ha ucciso la sorella, senza darle scampo. Ad assistere al delitto il marito, che secondo le testimonianze si sarebbe affacciato al balcone, forse richiamato dalle urla della moglie.



I soccorsi sono stati immediati, ma per Alice Scagni, che oltre al marito lascia una figlia piccola, non c'è stato niente da fare. Alberto Scagni è stato arrestato, delle indagini si occupa la sezione omicidi della squadra mobile.

Redazione

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