Il Nazionale

Cronaca | 29 aprile 2022, 09:01

Sanità: situazione dei Medici di Famiglia drammatica in provincia, almeno 25mila imperiesi sono senza

In totale i medici della Mutua, come erano chiamati una volta, sono circa 110 e manca un ricambio generazionale, dopo che molti sono andati in pensione e altri che hanno preferito cambiare tipo di attività.

Sanità: situazione dei Medici di Famiglia drammatica in provincia, almeno 25mila imperiesi sono senza

La situazione dei medici di famiglia in provincia di Imperia è drammatica. La conferma arriva dall’Ordine anche se si tratta di un problema ormai cronico da tempo, ma che si sta accentuando ulteriormente negli ultimi tempi. In provincia di Imperia, dove si contano circa 220mila residenti, almeno il 10/12% è senza un medico.

Nelle scorse settimane è stato pubblicato il bando con le zone ‘carenti’, per le quali i medici avrebbero potuto segnalare la propria disponibilità. In tutta la provincia, questo momento mancano circa 40 dottori di famiglia, dei quali ben 17 solo a Sanremo. Ci sono alcuni medici che hanno terminato il corso di formazione di Medicina Generale ma, anche dopo tutti i problemi generati dal Covid, è difficile capire chi potrà accettare un ruolo particolarmente difficile come quello che viene a mancare.

In totale i medici della Mutua, come erano chiamati una volta, sono circa 110 e manca un ricambio generazionale, dopo che molti sono andati in pensione e altri che hanno preferito cambiare tipo di attività. Negli anni scorsi erano stati aumentati i pazienti per ogni singolo medico, da 1.500 a 1.800 ed era stato consentito ai neo iscritti al corso di Medicina Generale e altre figure mediche abilitate, di acquisire fino a 650 mutuati.

Una situazione sicuramente provvisoria che, però, in un momento così difficile serve a poter andare avanti in qualche modo. E, anche per il futuro, è difficile vedere la luce in fondo al tunnel. Per la Medicina Generale ci vogliono almeno tre anni per allineare le cose mentre, per la Specialistica addirittura quattro o cinque anni. “Già 15 anni fa avevamo fatto proiezioni negative – ci ha detto il Presidente dell’Ordine imperiese, Francesco Alberti visto che c’era un ‘buco’ generazionale che rendeva chiara la situazione. Tutto ciò senza sapere del Covid che ha dato la mazzata finale. Dopo l’emanazione della Legge Europea sugli emolumenti, sono venuti meno i finanziamenti e i problemi sono venuti alla luce”.

Carlo Alessi

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