"Siamo in tanti e riaffermiamo con orgoglio: viva la democrazia, viva l’Italia. Buona festa a tutte e tutti". Questo il messaggio scelto dal sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, per la tradizionale fiaccolata del 25 aprile che si è dipanata tra le vie della città con le prime ombre della sera.
Insieme al primo cittadino, molte altre persone ed esponenti della politica e delle istituzioni. E Lo Russo ha aggiunto: "Dobbiamo rivolgere in una giornata come quella di oggi un pensiero agli ucraini, che un giorno si sono svegliati e hanno 'trovato l'invasor'. Ecco perché è un 25 aprile diverso dagli altri, dove un pensiero equidistante non è possibile".
Momenti di tensione, invece, per la presenza - al seguito del consigliere comunale Silvio Viale - di alcune bandiere della Nato. "Fuori la Nato dal corteo", è stato lo slogan. "Un corteo antifascista non può negare la presenza di queste bandiere - ha replicato Viale -: non sono una provocazione. A provocare, piuttosto, è chi sta dalla parte di Putin sposando un finto neutralismo".
Una bandiera della Nato e una del Pd sono state date alle fiamme in piazza Castello al termine della celebrazione del 25 aprile. L'iniziativa è stata del Fronte della Gioventù comunista. "In questo momento - ha spiegato Simone Vial, esponente nazionale del Fronte - c'è la guerra e siamo contrari a questo conflitto e all'aumento delle spese militari. Siamo invece per dire che devono essere aumentata le spese che hanno a che fare con la scuola, l'istruzione con la salute e con i servizi sociali in generale".
Commenti