Incidente all'ex Ilva, fermati tutti gli impianti del ciclo di lavorazione della latta

"In seguito alla caduta dall'alto di una bobina di regette che stava venendo issata al piano rialzato da un paranco malfunzionante all'uscita del treno di laminazione taf2, avvenuto ieri sera, l'ASL ha effettuato un sopralluogo per verificare le circostanze dell'accaduto". Lo scrivono i sindacati di Acciaierie d'Italia in una nota in merito all'incidente di ieri sera.

Il problema di quel paranco, come altri problemi segnalati nell'area, sono contenuti  nel fascicolo che i delegati di stabilimento hanno consegnato al Sig. Prefetto di Genova Renato Franceschelli a margine dello sciopero di martedì mattina. Lo sciopero era stato dichiarato in seguito alla caduta del rotolo di acciaio avvenuto per lo strappo dei cavi della gru che lo trasportava. L'ASL in effetti, ha accertato alcuni problemi di sicurezza riguardanti il paranco e la pulizia della pavimentazione nell'area oggetto del sopralluogo, e ha predisposto il fermo della linea fino a quando non sarà ripristinata la normale condizione di sicurezza.

Per la settimana prossima il Prefetto si è impegnato a convocare un tavolo fra azienda e rappresentanze sindacali per gestire le numerose segnalazioni recapitate agli enti preposti.

I delegati sindacali e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza restano a disposizione dei colleghi per continuare la raccolta di segnalazioni sui numerosi problemi di sicurezza che si sono accumulati in questi anni in stabilimento".

In seguito alla decisione dell'Asl, l'azienda ha comunicato il fermo di tutti gli impianti del treno di laminazione a freddo.

"A seguito del sopralluogo effettuato in data odierna dal personale del Dipartimento di Prevenzione ASL3 di Genova e della conseguente fermata dell'impianto 'Treno di laminazione a freddo' TAF2, si comunica che dalle ore 23.00 odierne tutti gli impianti a valle del citato treno di laminazione a freddo (tutto il ciclo di lavorazione della latta) saranno fermati per evitare interferenze con le attività richieste e, pertanto, il relativo personale ivi occupato sarà collocato in cassa integrazione sino a nuova comunicazione".