Un altro incidente all'ex Ilva si è verificato questo pomeriggio dopo quello di sabato scorso. "Alle 18 circa di oggi, - come spiega una nota dei sindacati - un disservizio su un Paranco nel reparto 'Treno a freddo 2', segnalato nel report consegnato al prefetto questa mattina, ha causato la caduta da circa 2 metri e mezzo di una bobina di reggette che stava per essere issata al piano superiore dell'impianto per ricaricare la reggettatrice automatica. Fortunatamente nemmeno questa volta ci sono stati danni a persone. Ma il fatto conferma la precarietà della sicurezza in stabilimento".
"Questo pomeriggio - si legge in un'altra nota della Fiom - una bobina da 250 kg si è sganciata nel reparto Treno a freddo 2 dello stabilimento di Cornigliano, un'area già segnalata nei giorni scorsi come critica da parte dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. L'incidente, fortunatamente senza conseguenze per gli operai, avviene dopo che questa mattina i lavoratori hanno scioperato per la sicurezza, denunciando una serie di gravi incidenti susseguitisi in questi giorni. Come Fiom di Genova riteniamo che sia il momento che tutti gli attori preposti alla salvaguardia della sicurezza dei lavoratori intervengano con forza all'interno di questo stabilimento.
Non si può rischiare la vita per lavorare, i nostri delegati vigileranno affinché vengano garantite le condizioni di sicurezza, ma deve essere chiaro che non accetteremo altri ritardi nella messa in sicurezza degli impianti da parte della proprietà".
L'incidente è l'ennesimo segnalato dai lavoratori. Questa mattina il prefetto Renato Franceschelli ha convocato un tavolo con azienda e sindacati preoccupati per la sicurezza all'interno dello stabilimento. Nella relazione che i sindacati hanno presentato al prefetto era stato inserito proprio il malfunzionamento del paranco per il cambio della bobina.
Cronaca | 12 aprile 2022, 19:37
Ex Ilva, nuovo incidente oggi pomeriggio, un guasto ha causato la caduta di una bobina da 250 chili
"Fortunatamente nemmeno questa volta ci sono stati danni a persone. Ma il fatto conferma la precarietà della sicurezza in stabilimento", scrivono i sindacati
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