La procura di Imperia sta indagando su un giro di presunte false vaccinazioni dalla città ucraina di Leopoli a Imperia: diverse persone avrebbero ottenuto, pagando alcune centinaia di euro il passaporto sanitario senza aver mai ricevuto alcuna dose.
Le false vaccinazioni, in realtà, appunto, mai avvenute, avrebbero il timbro del ministero della Sanità ucraino. Nel mirino degli inquirenti (i primi avvisi di garanzia sono già partiti) ci sarebbero una giovane coppia di Imperia, lui italiano, lei ucraina, una donna imperiese e una ucraina che vive a Genova.
I fatti risalgono a prima dell’inizio della guerra, quando in Italia sono stati emessi i decreti che impedivano molte attività a chi era privo di green pass o quantomeno obbligavano i non vaccinati a sottoporsi a continui tamponi.
I no vax (tra di loro ci sarebbero anche medici e sanitari) venivano avvicinati dagli indagati che proponevano il ricevimento delle false attestazioni di vaccinazioni rilasciati, però, regolarmente, dal ministero della Sanità ucraino.
Era compito della persona che riceveva il certificato premunirsi di dimostrare l’assenza dall’Italia nei periodi delle presunte vaccinazioni. Sarebbe stata proprio la presenza nel nostro Paese di alcuni dei beneficiari ad accendere l’inchiesta che pare destinata ad allargarsi.
Sicuramente gli indagati godevano di complicità in Ucraina, a questo punto, però, molto difficili da provare e perseguire, almeno fino a quando Paese si trova in stato di guerra.
Commenti