«Sono un vigliacco, mi vergogno per ciò che ho fatto e per non avervi chiamato subito». Sono le parole di Davide Fontana, il bancario di 43 anni che ha confessato l’omicidio di Carol Maltesi, la giovane di 26 anni di Sesto Calende uccisa e fatta a pezzi nella sua abitazione di Rescaldina.
L’uomo le ha pronunciate in carcere a Brescia, dove si trova recluso, durante il suo terzo interrogatorio davanti al procuratore capo di Busto Arsizio, Carlo Nocerino.
Cinque ore di interrogatorio durante le quali, come riporta l’Ansa, Fontana «ha risposto a tutte le domande degli inquirenti e si è detto assolutamente pentito», come riferito dal suo legale.
L’assassino di Carol Maltesi, sempre in base a quanto riferito dal suo avvocato, «ha avuto un crollo emotivo, si è dato più volte del vigliacco per non aver avuto il coraggio di chiamare subito le forze dell'ordine».
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