Il Nazionale

Cronaca | 05 aprile 2022, 08:30

La Chiesa cattolica svizzera a caccia di abusi sessuali commessi nel contesto ecclesiale

I risultati delle indagini, cui Conferenza dei vescovi svizzeri, Conferenza centrale cattolica romana della Svizzere e Conferenze delle unioni degli ordini religiosi e delle altre comunità di vita consacrata in Svizzera hanno garantito per iscritto di non influire, si avranno nell’autunno del 2023

La Chiesa cattolica svizzera a caccia di abusi sessuali commessi nel contesto ecclesiale

La Chiesa cattolica svizzera ha incaricato un gruppo di ricerca dell'Università di Zurigo di svolgere indagini scientifiche indipendenti sugli abusi sessuali commessi nel contesto ecclesiale.

La notizia è riportata, con la dovuta evidenza e rilevanza, dal portale swissinfo.ch.

La volontà dei vertici della Chiesa cattolica di fare luce sul passato era già stata annunciata in dicembre e ora si concretizza con l'inizio del progetto pilota. "È giusto portare alla luce i crimini del passato; la rielaborazione è un obbligo innanzitutto nei confronti delle vittime", ha dichiarato lunedì in una conferenza stampa a Losanna il vescovo di Coira Joseph Maria Bonnemain, responsabile del tema "Abusi sessuali nella Chiesa" in seno alla Conferenza episcopale svizzera (CFS).

Durante un anno, il team di ricerca composto da sei persone "valuterà le condizioni generali per uno studio storico degli abusi sessuali nel contesto della Chiesa dalla metà del XX secolo e quindi fornirà una base per ulteriori progetti di ricerca". Gli storici avranno accesso anche agli archivi segreti delle diocesi.

Per garantire l’indipendenza del progetto pilota, i tre organi ecclesiastici (Conferenza dei vescovi svizzeri, Conferenza centrale cattolica romana della Svizzere e Conferenze delle unioni degli ordini religiosi e delle altre comunità di vita consacrata in Svizzera) che hanno commissionato lo studio hanno assicurato contrattualmente di non avervi alcuna influenza, né nel contenuto né nell’organizzazione. I risultati sono attesi nell'autunno del 2023.

R.G.

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