Il Nazionale

Cronaca | 31 marzo 2022, 16:29

La Croce Verde Intemelia riparte dal confine con la guerra: con noi 10 profughi, 4 di loro arriveranno a Imperia (Foto e Video)

La colonna della Croce Verde Intemelia, dopo una notte di meritato riposo, è pronta per affrontare il lungo viaggio di ritorno. Saranno altre 24 ore di strada tra Polonia, Repubblica Ceca, Austria e, quindi, in Italia attraverso Friuli, Veneto, Emilia, Piemonte e Liguria.

La Croce Verde Intemelia riparte dal confine con la guerra: con noi 10 profughi, 4 di loro arriveranno a Imperia (Foto e Video)

Salgono sui minivan messi a disposizione della Croce Verde Intemelia e sanno di lasciarsi alle spalle il loro paese per chissà quanto tempo. O forse per sempre. Sono i 10 rifugiati ucraini che erano ospiti fino ad oggi dell’associazione ‘Liliowa 5’, che opera a Lublino, a supporto dei profughi che fuggono dalla guerra.

Sono le 14 e anche il meteo sembra portare tristezza a chi viaggerà con noi per dimenticare bombe e distruzione, lasciati nel loro paese. Nella città polacca a ridosso della frontiera, infatti, il tempo è cambiato completamente. Ieri il sole e la temperatura annunciavano la primavera già iniziata mentre oggi l’inverno è tornato prepotentemente a farsi sentire con la colonnina di mercurio vicina allo zero e la neve che cade a tratti da questa mattina.

La colonna della Croce Verde Intemelia, dopo una notte di meritato riposo, è pronta per affrontare il lungo viaggio di ritorno. Saranno altre 24 ore di strada tra Polonia, Repubblica Ceca, Austria e, quindi, in Italia attraverso Friuli, Veneto, Emilia, Piemonte e Liguria. Su uno dei van salgono in quattro che accompagneremo a Imperia: si tratta di una mamma e tre figli che troveranno ospitalità in un appartamento messo a disposizione. Sull’altro mezzo c’è una mamma con due bambini, insieme ad altre due donne, che saranno ospitate in una comunità nella zona del Garda mentre una giovane di 20 (che porteremo a Verona) salirà poi su un treno che la porterà a Torino.

I quattro che vanno a Imperia non parlano inglese e, nelle 24 ore di viaggio dovremo sicuramente affidarci al traduttore di Google per poter colloquiare mentre, tra quelli che vanno a Verona e Torino c’è chi conosce l’inglese e, quindi sarà più facile capirsi. Oltre ai 10 profughi, in viaggio per l’Italia c’è anche un gatto: è nel suo trasportino ed è arrivato con la proprietaria dalla guerra. Ora si sposterà in Italia.

I profughi che sono saliti con noi sui mezzi verso l’Italia hanno trascorso qualche ora con i ragazzi di ‘Liliowa 5’ e qualche sorriso riescono a tirarlo fuori. Lo fanno per chi li ha soccorsi, ma il pensiero è per chi è stato lasciato in Ucraina. I loro occhi parlano chiaro: c’è tristezza anche in un sorriso quando ti ringraziano e quando c’è il commiato con i ragazzi dell’associazione qualche lacrima scorre. Loro sono pronti per partire e non sanno cosa troveranno tra 24 ore: sarà difficile riprendere a vivere per il nuovo luogo dove dimorare, con una lingua da apprendere e con poche cose al seguito.

Qualche valigia sono riusciti a portarla e molti aiuti li troveranno in Italia. Con la Croce Verde ne stiamo portando 10 ma possiamo immaginare tutti i viaggi della solidarietà che si stanno svolgendo in queste ore. C’è grande dignità nel loro modo di porsi. Ogni volta che ti guardano cercano di sorridere, forse si sforzano ma lo fanno, sapendo che tutti si stanno prodigando proprio per loro. Occhi fissi sempre sul cellulare perché arrivano messaggi da amici e parenti rimasti sotto le bombe e poi ci sono le notizie che arrivano dalla guerra che nel loro paese non si ferma.

Cerchiamo di immedesimarci in loro: pensate di dover lasciare tutto con la vita che ti cambia in poche ore. Poi c’è chi ti aiuta appena fuggito dal tuo paese e ti porta in un altro. Quanto è difficile! Siamo appena partiti e, vista anche la difficoltà nel capirsi siamo tutti zitti sul van, ma siamo certi che in 24 ore di viaggio anche loro si apriranno. Ce lo auguriamo, anche per far capire che l’Italia li sta aspettando e cercherà di far dimenticare loro l’orrore della guerra.

Intanto, mentre noi abbiamo lasciato Lublino, l’associazione ‘Liliowa 5’ ha ripreso a fare avanti e indietro dal confine con l’Ucraina (a circa 130 km). Oggi nella villetta che ieri era piena, ci sono molti meno profughi. Ma altri ne arriveranno nelle prossime ore, visto che ne arrivano 70/80 al giorno. Trovano una sistemazione provvisoria mentre tutti vengono rifocillati. Poi si deve partire perché i posti non sono molti. E loro, quelli che stanno viaggiando con noi, hanno deciso di allontanarsi dalla guerra, cercando in Italia un po’ di tranquillità.

Ma non troveranno certo la serenità, visto che arriveranno loro le notizie della guerra che continua e, lassù nel loro paese, è rimasto chi combatterà per loro, per fare in modo che un giorno possano tornare.

Carlo Alessi

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