Il Nazionale

Cronaca | 25 marzo 2022, 12:59

La comunità di Cardè piange Dino e Nadia, padre e figlia morti nella loro auto uscita di strada

Una tragedia che ha sconvolto il centro del Saluzzese. Il sindaco Morena: "Lui una persona ancora piena di energia, con una grande passione per la musica. Lei stimata insegnante, sempre pronta a dare una mano"

La comunità di Cardè piange Dino e Nadia, padre e figlia morti nella loro auto uscita di strada

E’ una Cardè sconvolta quella che ha appreso della tragedia familiare avvenuta nel primo pomeriggio ieri in via Romani, a Saluzzo. Un fulmine a ciel sereno che tocca nel profondo il piccolo centro del Saluzzese, dove Bernardino “Dino” Arese e la figlia Nadia, deceduti nell’uscita di strada dell’utilitaria sulla quale viaggiavano, erano molto conosciuti.

Lui, 85 anni, era un pensionato molto dinamico, cordiale con tutti, dai più giovani ai coetanei, viveva in paese con la moglie. La figlia Nadia, 58 anni, insegnante di inglese alla Scuola Media "Rosa Bianca" di Saluzzo, dove viveva, era considerata da tutti un’insegnante seria e preparata, molto amata dagli allievi. Questo era il suo ultimo anno di scuola prima del pensionamento e tra pochi mesi sarebbe andata in pensione. Anche ieri mattina, prima dell’incidente, era in aula a far lezione.

"Una famiglia riservata, ma molto presente nella comunità – spiega il sindaco di Cardè Matteo Morena -. Nadia, anche se insegnava a Saluzzo, ha sempre dato una mano ai ragazzi di Cardè con le ripetizioni".

"Dino, artigiano calzaturiero, era una persona straordinaria al quale sono legato, come tutta la cittadinanza, da una serie di ricordi –, dice il primo cittadino –. Benvoluto da tutti, lo si incontrava spesso al bar con gli amici della sua generazione. Aveva la passione della musica e la capacità di suonare molti strumenti per passatempo. Un vero maestro, in questo ambito. Ho un ricordo indelebile di lui, durante il Natale del 2019, pre Covid, a Villa Margherita, alla cena tradizionale con gli ospiti della comunità. Mi colpì l’energia di quell’ottantaquattrenne nel suonare il clarinetto allietare la serata, trasmettere entusiasmo a ospiti e presenti. Una persona d’oro come la figlia. Ciò che colpisce anche in questa storia dolorosa è la signora Elide, che perde in un solo colpo marito e figlia. Cardè è vicina a lei e ai parenti”.

Non ancora nota la data del funerale perché si è attesa del nulla osta da parte della Procura. Le salme, attualmente nelle camere mortuarie dell’ospedale di Saluzzo, saranno portate a Cardè, per la cerimonia funebre e la tumulazione nella tomba di famiglia.

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