A undici mesi dai fatti riprende il procedimento che il Tribunale di Asti ha avviato nello scorso dicembre a carico di Mario Roggero, il gioielliere indagato per duplice omicidio volontario, tentato omicidio e porto abusivo di arma comune da sparo per la reazione all’assalto subito lo scorso 28 aprile nel suo esercizio di frazione Gallo a Grinzane Cavour.
Come ormai noto verso le 18.30 di quella giornata tre uomini entrarono nel suo esercizio al civico 71 di via Garibaldi a volto coperto e armati di un’arma poi rivelatasi una pistola giocattolo con l’intenzione di mettere in atto una rapina come quella già subita dal gioielliere e dalla sua famiglia nel maggio 2015.
Un colpo questa volta fallito in ragione dell’inattesa reazione del 67enne commerciante, che esplodendo quattro colpi con un revolver calibro 38 detenuto all’interno della gioielleria colpiva a morte due dei tre rapinatori – a terra, tra il selciato del piazzale esterno al negozio e la via rimasero il 44enne braidese Andrea Spinelli e il 56enne Giuseppe Mazzarino –, ferendo a un ginocchio anche il terzo componente della banda, il 35enne albese Alessandro Modica, l’unico che riuscì a guadagnarsi la fuga verso l’ospedale di Savigliano, dove verrà poi fermato dalle forze dell’ordine nella stessa serata.
Nell’udienza preliminare tenuta lo scorso 22 dicembre il terzo rapinatore, assistito dall’avvocato astigiano Roberto Caranzano e tuttora detenuto nel carcere Cerialdo di Cuneo, ha patteggiato una pena di 4 anni e 10 mesi per la tentata rapina, costituendosi al contempo parte civile nel procedimento a carico del gioielliere.
Un passo analogo, l’ingresso tra le parti del processo, a quello compiuto dai familiari dei due rapinatori uccisi: rappresentati dagli avvocati Marino Careglio e Giulia Elena Mondino del foro di Torino sono stati così ammessi a parte civile i congiunti di Andrea Spinelli, con la madre, il marito della donna, la sorella, il fratello, la convivente e la figlia di quest’ultima. Gli avvocati Angelo Panza e Giuseppe Caruso, anche loro del foro di Torino, hanno parimenti visto accolte le richieste presentate per conto dei parenti del torinese Mazzarino, con la madre, i due fratelli e delle due sorelle dell’uomo.
L’udienza preliminare dello scorso dicembre venne quindi rinviata su richiesta dei legali di Roggero, l’avvocato astigiano Aldo Mirate e il collega albese Stefano Campanello, per dare modo alla difesa di valutare insieme al loro cliente un risarcimento delle parti civili. Una richiesta verosimilmente collegata all’intenzione dei difensori di accedere a quanto contemplato dal Codice Penale in tema di attenuanti generiche, con la previsione di uno sconto di pena (generalmente pari a un terzo) per chi provveda a elidere il danno causato prima dell’instaurazione del giudizio.
"Chiederemo un nuovo rinvio", si limita a far sapere in proposito l’avvocato Aldo Mirate, che al nostro giornale conferma come, in sostanza, le parti non abbiano ancora trovato un accordo sulla misura di un possibile risarcimento, mentre l’avvocato Angelo Panza, per conto dei familiari di Giuseppe Mazzarino, conferma come sul fronte dei risarcimenti, ad oggi, non ci sarebbe alcun concreto accordo tra le parti: "Vedremo in udienza quale saranno le determinazioni della difesa, se ci sarà un’offerta seria e concreta, insomma, o comunque la prospettiva di un’offerta". "Siamo in attesa di sapere se una proposta risarcitoria verrà formalizzata o meno", conferma anche l’avvocato Marino Careglio per conto dei parenti di Andrea Spinelli.
Cronaca | 21 marzo 2022, 16:29
Rapina di Grinzane: ancora nulla di fatto sui risarcimenti alle famiglie dei rapinatori uccisi
In Tribunale ad Asti l’udienza preliminare del procedimento che vede il gioielliere Mario Roggero indagato per duplice omicidio volontario, tentato omicidio e porto abusivo di arma comune da sparo
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