Prima Messa con rito orientale bizantino - ucraino stamattina nella cripta della parrocchia di Cristo Re a Imperia celebrata da padre Andriy Mahas.
Presenti sia fedeli cattolici che ortodossi, molte le famiglie di profughi appena arrivati in Italia accompagnati dai loro ospiti. Padre Andriy ha ricordato le persone che si sono sacrificate e si stanno sacrificando per gli altri durante il conflitto in corso parlando della guerra in ottica di Resurrezione.
“Ho detto ai miei fedeli -spiega al nostro giornale il sacerdote che vive a Bordighera - che adesso dobbiamo stare insieme, uniti contro il nostro nemico, Putin. Dobbiamo pregare continuamente contro il grande male, non contro le persone, i militari. Se ucraini e italiani dimostreranno grande cuore e grande fratellanza Dio sarà misericordioso. E già lo è stato, a Mariupol, per esempio è stato bombardato l’ospedale dei bambini e quasi tutti sono sopravvissuti, un miracolo. Dobbiamo essere uniti nella preghiera e stare insieme. Qualche anno va la Georgia e la Litunia sono state bombardate dalla Russia adesso stanno crescendo e vogliono vivere in un Paese democratico".
Presente tutta la famiglia di Denis, un giovane cameriere di sala ucraino che vive in Italia da 10 anni e che sta ospitando a Imperia i parenti fuggiti da Kiev. “Due settimane fa -racconta Denis - siamo andati in Polonia a prenderli, hanno un bambino di 7 mesi, stanno bene e adesso stiamo cercando di sistemarli. Presto i cuginetti più piccoli cominceranno ad andare a scuola”.
La chiesa ortodossa ucraina fa parte Esarcato apostolico in Italia per gli ucraini e riconosce l’autorità del pontefice romano.
La celebrazione si è svolta in lingua ucraina, successivamente c'è un rinfresco nel salone della Caritas.
Il rito, quasi interamente cantato, si svolgerà tutte le domeniche mattina alle 10.
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