Il Nazionale

Cronaca | 17 marzo 2022, 14:58

Ennesimo tentativo di truffa web, stavolta ‘nascondendosi’ dietro l’Agenzia delle Entrate

La mail contiene un allegato, compresso, con un applicativo di cui non è dato sapersi la reale finalità

Ennesimo tentativo di truffa web, stavolta ‘nascondendosi’ dietro l’Agenzia delle Entrate

Sia pure con un testo un po’ meno sgrammaticato rispetto a quelli che caratterizzano gran parte dei tentativi di phishing (ovvero una truffa web con la quale i malintenzionati tentano di carpire informazioni sensibili della vittima celandosi dietro profili istituzionali o di Enti), nelle caselle di posta elettronica di molti utenti è giunta una falsa comunicazione a firma dell’Agenzia delle Entrate.

Nella mail – che peraltro rimanda all’effettivo indirizzo web dell’Agenzia, anziché, come spesso accade, a ‘siti civetta’ – si legge che “dall'esame dei dati e dei liquidazioni relativi alla  Divulgazione delle liquidazioni periodiche Iva, da lei mostrate per Il trimestre 2021, sono emerse alcune incoerenze. Le spiegazioni relative alle incongruenze riscontrate sono accessibili nel "Cassetto fiscale" (sezione l'Agenzia) accessibile dal sito internet dell'Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) e in versione ultima nell'archivio allegato alla presente e-mail. La presente e-mail è stata generata  automaticamente , pertanto la  raccomandiamo di non dare risposta  a questo   recapito di posta elletronica (scritto esattamente così, con 2 l, ndr.)”.

Messaggio che contiene due elementi che dovrebbero far sorgere il sospetto di trovarsi di fronte a un tentativo di truffa. Ovvero l’invito a non rispondere alla mail perché generata in automatico – quando, in realtà, rispondendo l’utente potrebbe accorgersi che rimanda all’indirizzo AgenziadelleEntrate@mizikpromo.com che ovviamente nulla ha a che fare con l’effettivo server dell’Agenzia – e l’invito ad aprire l’allegato compresso.

Che – come facilmente riscontrabile aprendolo, SENZA scompattarlo, dopo averlo scaricato – non contiene affatto un report fiscale, bensì un applicativo di cui non è dato a sapersi la reale finalità.

Va pertanto ribadito il consueto invito alla massima prudenza, prestando attenzione ad ogni anomalia (sgrammaticature, riferimenti anomali, indirizzo mail improbabili) e, in caso di dubbi, ricordando sempre di verificare con l’Ente citato la veridicità del messaggio prima di scompattare gli allegati.

Gabriele Massaro

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