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Sport | 16 marzo 2022, 19:31

Luserna San Giovanni ha dato l’addio ad un ‘signore del calcio’

Silvano Malan è scomparso a inizio settimana. È stato il segretario storico del Luserna, ricordato per la sua precisione e ‘signorilità’

Luserna San Giovanni ha dato l’addio ad un ‘signore del calcio’

Anziché correre dietro ad un pallone preferiva salire in montagna, tuttavia per il calcio ha fatto molto, ma a modo suo, con precisione e signorilità. Oggi alla chiesa cattolica di Luserna San Giovanni, parenti e amici, hanno salutato per l’ultima volta Silvano Malan, storico segretario, e per un periodo anche presidente, del Luserna Calcio. Ottantaduenne lusernese, ex impiegato Beloit a Pinerolo, Malan è morto lunedì 14 marzo.

“Dagli anni settanta agli anni novanta, ha fatto molto per il Luserna, accompagnando la squadra nel raggiungimento di ottimi risultati” ricorda Fredi Gallo. Lui aveva incontrato Malan nel 1971, quando era stato acquistato dal Villafranca: “Silvano era stato uno degli artefici del mio arrivo in squadra”.

Malan era conosciuto anche fuori dalla valle, per la sua capacità organizzative e la sua correttezza: “Collaborava attivamente con la Federazione italiana giuoco calcio nell’organizzazione di tornei o campionati regionali – aggiunge Gallo –. Sapeva tutto di regolamenti: era un pozzo di informazioni e a lui si rivolgevano anche altre società calcistiche”.

Pur non giocando a calcio era molto dedito alla società sportiva: “Preferiva andare in montagna, tuttavia non ha mai abbandonato l’ambito calcistico, fino a circa una decina di anni fa”.

La sua dote più evidente è stata la capacità di alimentare lo spirito di gruppo: “Sapeva amalgamare bene i gruppi di giocatori e formare squadre vincenti di concerto con gli allenatori. Era un riferimento per il calcio piemontese”.

Si racconta che si muovesse nel modo del calcio con un’attitudine non comune: “Aveva un carattere mite, sembrava timido ai più, ma in realtà era ferreo e portare avanti le proprie idee con una determinazione incredibile spiega Gallo – ma lo faceva sempre con signorilità, un atteggiamento che manteneva con tutti: con gli adulti ma anche con i più piccoli”.

Elisa Rollino

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