Vertice in Prefettura, nella tarda mattinata di oggi, per fare il punto della situazione sull’accoglienza dei profughi ucraini nella nostra provincia.
Tra i presenti, oltre ai rappresentanti di alcuni comuni che saranno coinvolti nell’accoglienza, anche il Questore Giuseppe Felice Peritore, il Colonnello Mazzei della Guardia di Finanza, il Colonnello Pier Enrico Burri dei Carabinieri e alcuni funzionari della Prefettura. Collegati in teleconferenza anche la guardia di Finanza e il Direttore generale dell’Asl 1 Imperiese, Silvio Falco.
Al termine dell’incontro il Prefetto, Armando Nanei, ha fatto il punto della situazione: “Penso che l’emergenza debba essere affrontata in modo corale – ha detto – con la partecipazione di tutti gli enti che possono dare un contributo per alleviare le sofferenze di queste persone che, loro malgrado, si trovano in questa situazione. Servirà l’aiuto dei comuni e anche delle forze dell’ordine e della Questura. Abbiamo parlato delle incombenze di carattere sanitario, visto che una parte di cittadini che arriveranno saranno senza il completamento del ciclo vaccinale per il Covid, senza dimenticare altri aspetti del genere”.
Da questo punto di vista l’Asl si è messa a disposizione attraverso al Regione: “Ci sarà anche una sorte di punto informativo, con la presenza di personale, allocato alla stazione di Imperia con l’aiuto della Protezione Civile. Per quanto concerne vitto, alloggio e assistenza, attraverso i Comuni abbiamo fatto la raccolta delle disponibilità di alloggi, insieme ad altri enti. La gestione avverrà attraverso le cooperative e il sistema ‘Cas’, come prevede la normativa e con un’assistenza a 360 gradi con un mediazione cultura. Quasi sicuramente avremo donne e bambini, che porteranno anche all’assistenza scolastica”.
Il Prefetto ha anche parlato delle tempistiche: “Ce le gestiremo a seconda delle emergenze. Per ora sono arrivate persone che non hanno chiesto assistenza e vivono da parenti e amici. Spero che saremo pronti nel più breve tempo possibile e, entro domattina avremo le disponibilità dei comuni con la scelta del sistema assistenziale da pratica. Successivamente passeremo alla parte operativa, con le gare per le cooperative”.
Dal punto di vista vaccinale: “Quando arriveranno i profughi – ha terminato – verranno segnalati all’Asl, che ha confermato di essere disponibile ad andare sul posto per verificare la situazione. La provincia ha risposto in modo straordinario. La vaccinazione non sarà obbligatoria ma, come per i cittadini italiani faremo una campagna identica per uscire dall’emergenza”.
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