Il Nazionale

Cronaca | 04 marzo 2022, 12:00

Violentò una ragazza dopo una festa provocandole lesioni con un coltellino: arrestato un giovane dalla polizia

Con lui è stato tratto in arresto anche un altro giovane, accusato di favoreggiamento personale e false informazioni. Entrambi di etnia sinti, sono stati rintracciati dalla Squadra Mobile

Violentò una ragazza dopo una festa provocandole lesioni con un coltellino: arrestato un giovane dalla polizia

L'aveva violentata dopo un festa di compleanno in casa, provocandole lesioni usando un oggetto appuntito.

Così nelle scorse settimane la Squadra Mobile della questura di Asti, guidata dal commissario capo Federico Mastorci, ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare (una in carcere, l'altra ai domiciliari), su richiesta della procura di Asti, nei confronti di due giovanissimi, J.V. e K.S., 21 anni di etnia sinti.

Il primo accusato di violenza sessuale e lesioni aggravate, il secondo per il reato di favoreggiamento personale e per aver reso false informazioni. Entrambi non avevano precedenti, ma provenivano da famiglie già note alle forze dell'ordine per altri reati. 

Le indagini partite nel 2020, dalla segnalazione di una pozza di sangue

Le indagini erano iniziate nel mese di agosto del 2020, quando una Volante della polizia era intervenuta nelle prime ore della mattina per la segnalazione della presenza di un’abbondante pozza di sangue nell’androne di un palazzo.

Seguendo le tracce di sangue, i poliziotti erano arrivati a una giovane donna sotto shock all'interno di un appartamento, che dolorante, raccontava di essere stata violentata. Immediata la corsa in ospedale, date le profonde lacerazioni riportate dalla donna, in seguito all'uso da parte del violentatore di un oggetto tagliente. 

La donna venne sottoposta a un delicato intervento chirurgico.

La difficoltà dei depistaggi

Squadra Mobile e polizia scientifica, sotto il coordinamento della procura, avevano quindi iniziato le indagini, rese ancor più difficili da una serie di depistaggi, portati avanti da K.S., che ha reso false informazioni anche in tribunale. 

Oltre alle tradizionali indagini erano state avviate anche attività di natura tecnica, nonché, messe in campo indagini di natura scientifica, raccogliendo materiali biologici che, grazie all’estrazione del DNA, hanno corroborato tutti gli altri elementi raccolti a carico di J.V..

I due, quindi, rintracciati dalla Mobile, sono stati arrestati. J.V. è in carcere a Torino, mentre K.S. ai domiciliari.

Elisabetta Testa

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