Le condizioni dell’ente sono state spesso denunciate da parte dei sindacati, come in occasione della morte dell’operaio edile Davide D’Aprile lo scorso 15 settembre. Da quel momento in prefettura è nato il tavolo permanente sulla sicurezza sul lavoro in edilizia, ma come aveva dichiarato il segretario generale Feneal Uil Liguria Mirko Trapasso, è presente un solo ispettore nei 10mila cantieri genovesi.
Numeri che non migliorano oggi, come spiega Sara Bazzurro, sindacalista della funzione pubblica Cgil.
“L’ispettorato del lavoro, - dichiara a La Voce di Genova - che è l’ente chiamato a tutelare il lavoro a trecentosessanta gradi viene sistematicamente escluso da questo beneficio e privato di risorse necessarie. Chiediamo anche il superamento del costo zero, con cui l’ente è nato e non ha mai permesso all’ente di funzionare in maniera completa. Chiediamo alla politica una presa di posizione affinché la vigilanza sul lavoro sia efficace”.
“La manifestazione odierna - continua - si inserisce in un contesto in cui gli ispettori del lavoro sono sottodimensionati numericamente. Fino a qualche anno fa l’ufficio contava cento persone, oggi siamo rimasti in sessanta, di questi non tutti siamo ispettori del lavoro, ma gli stessi ispettori vengono destinati anche a mansioni amministrative per mancanza di personale”.
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