Il consiglio d’istituto del ‘Ruffini’ riunitosi nel primo pomeriggio di oggi ha votato, su proposta del preside Luca Ronco, l’espulsione di 2 dei 3 ragazzi che nei giorni scorsi all’ingresso della scuola, hanno circondato e preso a botte e calci una loro coetanea davanti alla scuola.
La vittima, su sollecitazione delle autorità scolastiche, aveva fatto i nomi dei responsabili del lancio di un petardo avvenuto in classe la scorsa settimana e che aveva fatto scattare la sospensione dell’intervallo. Il terzo ragazzo è stato prosciolto perché ha avuto una parte marginale si sarebbe trovato coinvolto casualmente.
Sul posto era intervenuta una squadra volante della questura e i 3 giovani sono stati prontamente individuati. “Avevo esortato i ragazzi – ha dichiarato il preside Ronco – a non comportarsi da omertosi e a essere collaborativi per il fatto del petardo. La ragazza vittima dell’aggressione è una rappresentante di classe e, come tanti altri, aveva fatto i nomi per iscritto come avevo richiesto comportandosi in maniera esemplare. Ma non era stata l’unica a collaborare, c’erano anche diversi maschi. Il fatto che se la siano presa in tre solo con lei rende ancora più deprecabile e vile l’atto. Il Ruffini come tradizione è una scuola aperta a tutti inclusiva, all'accettazione di tutti. Ci dispiace che un fatto del genere possa incrinare questa immagine”.
La ragazza, 16 anni, è stata ricoverata al pronto soccorso dell’ospedale di Imperia. Oltre all’espulsione, i due 14enni rischiano anche una denuncia penale. Per domani mattina, sempre su questo tema, i ragazzi hanno convocato una assemblea di istituto.
Il Preside Ronco ha anche confermato l’inserimento di tre mediatori culturali, affinchè si faccia un lavoro di aggregazione e che si superino certe barriere per non finire come in Russia. Da evidenziare che i ragazzi espulsi avevano già decine di note e richiami oltre a diverse sospensioni.
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