Il Nazionale

Cronaca | 18 febbraio 2022, 11:38

La protesta studentesca degenera, scontri e incidenti con la Polizia [FOTO e VIDEO]

I disordini di fronte all'Unione Industriale, in via Fanti. Poi il corteo ha ripreso la sua marcia: sette gli agenti feriti. Centro di Torino paralizzato poco dopo le ore 13

La protesta studentesca degenera, scontri e incidenti con la Polizia [FOTO e VIDEO]

La protesta studentesca in corso da stamattina alla fine è degenerata. Un gruppo di giovani ha provato a forzare il cordone di polizia a presidio della sede dell’Unione industriale, in via Fanti.

Scontri e incidenti con le forze dell'ordine

I ragazzi, che poco prima avevano bruciato dei fogli con lo stemma di Confindustria, sono riusciti ad aprire il cancello e hanno colpito con bastoni e aste di bandiere gli agenti in tenuta anti sommossa.

Uova riempite con vernice rossa sono state lanciate contro la facciata dell’edificio. Dopo circa mezzora il corteo ha ripreso la sua marcia. Dopo gli scontri, si registrano quattro feriti, tre carabinieri ed un poliziotto.

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Ore 12.05 Gli studenti hanno cacciato dal corteo Marco Liccione, leader dei No Green Pass torinesi, accusandolo di essere fascista: A Liccione, spintonato, è stato gettato a terra il telefonino.

Nel frattempo è salito a 7 il numero degli agenti feriti, sei carabinieri e un funzionario di Polizia. “Voglio esprimere la completa solidarietà di Fratelli d’Italia alle Forze dell’Ordine", ha dichiarato la Consigliera comunale Paola Ambrogio. "Non c’è ragione che possa giustificare la trasformazione di una manifestazione pacifica in un assalto. Questi fatti demoliscono le ragioni alla base della protesta. Ho richiesto comunicazioni urgenti del Sindaco riguardo ai gravi fatti avvenuti”.

Intanto il corteo sta transitando di fronte all'Ufficio Scolastico regionale per dirigersi poi verso la Prefettura.

Ore 13.20 La questura ha negato agli studenti di arrivare sotto la Prefettura. Il centro di Torino è paralizzato, con il corteo che sta provando a forzare i blocchi delle forze dell’ordine.

Andrea Parisotto e Marco Panzarella

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