“Dopo una lunga malattia è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari lo spirito del commercio di via Cascione bassa. Ne danno il triste annuncio i commercianti uniti nella perdita”. I commercianti della parte bassa della principale arteria portorina, dopo le proteste delle scorse settimane per l’isolamento di cui soffrono ogni giovedì a causa del ‘mercato fantasma’ e dei concomitanti lavori in corso alla Fondura che impediscono il traffico in via Mazzini stamattina hanno inscenato un vero e proprio funerale del commercio.
Presente come accade da diverse settimane un solo ambulante che si è unito alla protesta rifiutandosi di aprire il banco e di conseguenza di pagare lo stallo.
Una situazione grottesca che da settimane tiene letteralmente in ostaggio i commercianti della seconda parte di via Cascione con ripercussioni pesanti anche sulla viabilità. L’intera vallata di Caramagna ogni giovedì mattina è soffocata dal traffico con code che arrivano fino a Caramagnetta, immobilizzando, nelle ore mattutine di punta, la viabilità da via Airenti alla alla Rotonda dell’Igiene.
I commercianti esasperati chiedono un confronto (mai concesso) con l’amministrazione guidata dal sindaco Claudio Scajola.
Negli scorsi giovedì alcuni di loro per ingannare provocatoriamente il tempo, visto che clienti non se ne vedevano, si sono presi un caffè in mezzo alla strada (vuota), mentre la settimana scorsa hanno inscenato, addirittura, una festa in maschera.
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