Il Nazionale

Cronaca | 16 febbraio 2022, 13:50

Imperia, il dramma di una donna derubata dall'ex: "Mi ha portato via 26mila euro. Ero terrorizzata e ha anche tentato di soffocarmi"

Ricostruiti oggi in Tribunale i dettagli della vicenda che risale all'aprile 2020. L'imputato, un 44enne che ha conosciuto quando risiedeva a Crema, avrebbe accreditato un serie di bonifici effettuati dal cellulare della vittima

Imperia, il dramma di una donna derubata dall'ex: "Mi ha portato via 26mila euro. Ero terrorizzata e ha anche tentato di soffocarmi"

“Mi ha svuotato il conto. Ero terrorizzata, ha persino tentato di soffocarmi con un manico di scopa”. Una storia drammatica quella raccontata oggi in Tribunale a Imperia da una donna, di circa 50 anni, originaria di Crema e residente nel capoluogo dal marzo dal 2020. 

Rispondendo alle domande del pm Salvatore Salemi la donna ha raccontato lo scenario che l‘ha spinta a denunciare il suo ex, Emanuele Armetta, 44enne di Palermo, difeso dall'avvocato Ramdan Tahiri, finito a processo in quanto accusato di frode informatica e sostituzione di persona nonché di averle rubato 26mila euro accedendo al suo conto corrente on line tramite il telefonino. 

“Mi sono trasferita a Imperia nel marzo 2020, ha riferito in Tribunale. Quest’uomo l’ho conosciuto a Crema e nel 2019 e poco tempo dopo l’ho denunciato per furto di denaro, circa 8 mila euro e dell’oro della mia famiglia. Fatti questi per cui è stato condannato in primo grado a un anno di carcere. Mi ha proposto per ripagarmi del danno subito di effettuare alcuni lavori edili in casa mia. Questione di giorni, anche perché dopo si sarebbe dovuto trasferire a Cantalupo a casa degli zii in quanto doveva scontare una pena o qualcosa del genere. Invece si è installato a casa mia”.

Passano i giorni e la donna si ritrova a vivere un incubo da cui non riesce a uscire. “In precedenza mi rubava il bancomat per ritirare i soldi. Essendo in casa mia ho nascosto sotto il materasso tutte le carte mentre i pin e i codici di accesso dei conti li avevo scritti su un libretto poi occultato all’interno di un baule posto nel sottotetto. E’ riuscito a trovarli, mi ha preso il telefono e mi ha svuotato il conto. In una notte, quella del 15 aprile ha fatto tre bonifici verso il suo conto più un quarto di due mila euro a un altro soggetto. Poi ho scoperto che s trattava di bonfico due mila euro per acquistare un’auto usata”.

La donna, che da anni soffriva di una grave depressione e che era in cura presso il centro di igiene mentale, rispondendo alle domande del pm e del giudice Eleonora Billeri, ha dichiarato di “essere stata costantemente terrorizzata per questa situazione, mi minacciava, mi nascondeva il telefono per non farmi chiamare le forze dell’ordine e poco prima di andarsene finalmente da casa mia ha persino incollato la sim del cellulare in modo da renderlo inutilizzabile e io mi sono ritrovata in una nuova città dove non avevo nessuno, in pieno lockdown, senza telefonino, senza la lista dei miei contatti, e soprattutto senza poter chiedere aiuto e con il conto svuotato. In un’occasione ha anche usato violenza nei miei confronti. Ha tentato di soffocarmi utilizzando il manico di una scopa. Non so se volesse uccidermi, penso di sì visto che premeva questo manico di scopa contro la gola”. 

Il processo è stato aggiornato al 30 marzo quando si registrerà la requisitoria del pm imperiese Salemi.

Angela Panzera

Commenti