Dal pomeriggio di ieri, 14 febbraio, quando è stato dato l’allarme per l’evasione di due detenuti dal carcere dei Miogni, non si hanno più notizie di Roberto Nardello, 50 anni residente in provincia di Varese e Anthony Ragona, 35 anni brianzolo. (LEGGI QUI).
Entrambi stavano scontando una pena per reati contro il patrimonio per furti e rapine ed erano in carcere da poco più di un anno.
Tempo sufficiente per pianificare la fuga. Dalle prime informazioni trapelate sembra infatti che non abbiano agito sul momento, magari approfittando di un attimo di distrazione delle guardie carcerarie. Pare abbiano scavalcato il muro di cinta del penitenziario, alto 4 metri, mentre erano impegnate in attività nel cortile interno. Operazione per altro non impossibile, come già dimostrato da tre detenuti che nel 2013 avevano utilizzato delle lenzuola per calarsi all’esterno del carcere.
Allora i fuggitivi furono riacciuffati in poche ore, Roberto Nardello e Anthony Ragona sembrano invece essere svaniti nel nulla. Il piano di ricerca prosegue e sta impegnando gli agenti di polizia penitenziaria, i militari e gli uomini della Questura di Varese. Posti di blocco sono stati istituiti sulle strade e controlli vengono eseguiti anche nelle stazioni e sui pullman.
Nonostante il margine di tempo guadagnato dal momento della fuga a quello in cui è stato lanciato l’allarme, a piedi e sotto la neve non possono essere andati lontano, a meno che non avessero un complice all’esterno ad aspettarli.
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