Da stamattina anche il Buniva di Pinerolo è occupato. L’azione, a differenza del Curie, non è stata condivisa con la dirigenza e divide i rappresentanti di istituto.
“Ci sarebbe piaciuto vedere tutti gli studenti uniti, ma così non è stato. Noi abbiamo accettato il rischio e scelto di farci sentire con una protesta pacifica, che non intacca il diritto di chi vuole fare lazione” spiegano alcune anime della protesta. All’ingresso stamattina si è tenuto un discorso dalle gradinate della scuola, dove si sono spiegati i motivi della protesta: l’alternanza scuola-lavoro, la gestione della Dad nel periodo delle ondate Covid, la prossima maturità, una scuola troppo nozionistica e poco educativa e una scarsa attenzione di alcuni insegnanti alle problematiche dei giovani.
I ragazzi si sono poi ritrovati nella porzione di giardino retrostante la scuola: “L’obiettivo è andare avanti fino a giovedì, perché poi venerdì c’è la manifestazione a Torino. Ma vedremo come evolve la protesta e l’adesione che registra.
Gli organizzatori hanno seguito il modello del Gioberti del capoluogo: “Abbiamo organizzato gli studenti in gruppi di discussione su temi diversi come l’educazione civica, approfondendo l’argomento del voto che riguarderà molti di noi, e l’educazione sessuale”.
Al Curie invece la protesta dovrebbe cessare fra poco: alle 13,20 dovrebbe venire ritirato lo striscione che dichiara l’occupazione. Mentre il documento annunciato, con proposte e richieste, verrà elaborato e presentato nei prossimi giorni.
Commenti