Il Nazionale

Cronaca | 20 gennaio 2022, 13:33

Le minacce al supermercato, poi calci e pugni in discoteca: a giudizio per rapina e lesioni

Giovane imputato in Tribunale a Cuneo. Vittima un monregalese. In aula le testimonianze degli amici: "E’ rimasto a terra svenuto e quando sono arrivati i Carabinieri si è accorto di non avere più il portafogli"

Le minacce al supermercato, poi calci e pugni in discoteca: a giudizio per rapina e lesioni

Alto, robusto e con un cappellino rosso. Questa la descrizione fornita al Tribunale di Cuneo di un ragazzo di origine marocchina, sotto accusa per lesioni aggravate e rapina nei confronti di un monregalese.

Secondo quanto riferito (i fatti avvennero nel 2019), l’imputato si trovava insieme ad alcuni amici davanti al Carrefour di Cuneo, in corso IV Novembre. Qui avrebbe incontrato la presunta vittima. “Eravamo andati al supermarket per prendere qualche birra e abbiamo notato che il gruppetto prendeva in giro i clienti del supermercato – ha raccontato un amico della persona offesa -. Quando siamo passati noi, il ragazzo col cappellino rosso ha iniziato a canzonare il mio amico: ‘questa è zona mia, qui comando io’, gli diceva. Il mio amico indossava gli occhiali da vista e il ragazzo glieli ha levati".

"Continuava ad assumere un atteggiamento di sfida e minacce – ha riferito un secondo testimone –. La settimana prima aveva preso a schiaffi un altro nostro amico, che quella sera ci stava aspettando in automobile. Io l’ho chiamato per chiedergli di venire a prenderci, ma uno del gruppo mi ha preso il telefono e lo ha spaccato”.

La vicenda non sarebbe finita qui, ma si sarebbe protratta anche dopo. Stando a quanto riferito dal secondo testimone, un paio di ore dopo lui e i suoi amici avrebbero incontrato in discoteca: “A un certo punto i ragazzi sono arrivati verso I., il ragazzo col cappellino rosso era in testa al gruppetto. Lo hanno aggredito con calci e pugni. I. è rimasto a terra svenuto e quando sono arrivati i Carabinieri si è accorto di non avere più il portafoglio”.

Come riferito in aula da un commissario, l'imputato oltre a essere un soggetto noto alle forze dell'ordine, è stato riconosciuto visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza del Carrefour.

Si attende la deposizione della persona offesa.

CharB.

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