I Carabinieri della Compagnia di Saronno hanno arrestato oggi un 52enne del luogo ritenuto l’autore della violenta aggressione subita sabato 8 gennaio da Francesco Costa. La vittima, dopo due giorni di ricovero in ospedale e un intervento chirurgico alla testa, non è riuscito a sopravvivere a causa nelle gravi lesioni riportate.
Le indagini dei carabinieri sono state condotte in un clima di assoluta mancanza di collaborazione: infatti nonostante numerose persone avessero assistito al fatto non è stato possibile avvalersi di alcuna spontanea testimonianza diretta. È stato il minuzioso lavoro di ricostruzione basato su acquisizioni video, le contraddizioni di alcune persone presenti sentite dai carabinieri e ricostruzione degli spostamenti dei protagonisti della vicenda attraverso localizzazioni telefoniche e satellitari, a consentire ai militari di chiudere il cerchio e fornire alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio il quadro probatorio che ha portato all’emissione del provvedimento d’arresto.
Stando a quanto ricostruito nel corso delle indagini, Costa, insieme ad un amico, si era recato all’interno di un bar per consumare alcuni alcolici ma il costo delle consumazioni, giudicato troppo elevato da parte dei due avventori, aveva innescato una discussione tra questi e la ragazza impiegata dietro al bancone, discussione degenerata in insulti e frasi offensive prima di lasciare a piedi il locale.
Ritornati in zona per recuperare l’automobile parcheggiata, i due sono stati notati da un congiunto della donna che evidentemente nel frattempo era stato informato di quanto accaduto poco prima. A quel punto l'uomo si è diretto verso Costa e il suo amico aggredendoli entrambi. Ad avere la peggio è stato proprio Costa che dalle iniziali ricostruzioni, in attesa dei risultati dell’esame autoptico, incassato il primo colpo è caduto a terra battendo violentemente il suolo con la nuca.
Erano state fin da subito, proprio le dichiarazioni incongruenti rese dai gestori del locale in particolare della donna che avrebbe subito le offese da parte del Costa a indirizzare i sospetti degli inquirenti nei confronti del 51enne ed esaminare scrupolosamente la sua posizione. L’uomo dopo le formalità di rito è stato portato in carcere a Busto Arsizio.
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