Ancora un rogo, per l'inizio d'anno del Movimento No Tav. Se già nella notte di San Silvestro, infatti, una porzione di bosco vicino al cantiere di Chiomonte aveva preso fuoco, durante alcuni disordini che hanno visto la reazione delle forze dell'ordine, anche nella notte di ieri è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco.
Questa volta a San Didero dove, poco dopo le 23.30, nei pressi del cantiere per il nuovo autoporto si è sviluppato l'incendio di un tendone e di una roulotte utilizzati occasionalmente dai manifestanti. Sul posto la squadra "91" Susa e quella dei volontari di Borgone in oltre due autobotti.
"La matrice dolosa è più che evidente - accusano gli attivisti su Facebook -, ma non sarà di certo questo ennesimo tentativo a fermare il Movimento No Tav e le sue iniziative. Ci vediamo domani mattina alle 11 al Presidio per organizzare la ricostruzione della parte incendiata".
Solidarietà ai manifestanti è stata espressa da Francesca Frediani, Consigliera Regionale del Movimento 4 Ottobre: "Chissà perché quando si verifica qualche evento a danno dei No TAV, i rilievi danno subito esito e non sorgono mai ulteriori dubbi. Considerati gli appetiti che ruotano intorno a quest'opera e l'interesse della criminalità organizzata, non liquideremmo la vicenda così a cuor leggero e ci aspetteremmo maggior approfondimento da parte delle autorità preposte. In genere, ben prima che gli inquirenti si esprimano, la colpa viene attribuita ai No Tav. Eppure, per quanto ci è noto, non esiste alcun collegamento elettrico tra la roulotte dove è divampato l’incendio e la linea elettrica".
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