Il tasso di incidenza della nostra provincia è nuovamente cresciuto, passando da 646 nuovi casi per 100mila abitanti in 7 giorni, a 831 (il 28,63% in più del 16 dicembre scorso ma il 249,15% in più del 1° dicembre). Una salita vertiginosa, che preoccupa non poco e che potrebbe teoricamente mettere l’imperiese addirittura in zona rossa. Pur con il deciso aumento del tasso di incidenza, la nostra provincia non è però più la prima in Italia, visto che è terza dietro Milano (953) e Lodi (884).
Alcuni giorni fa il Presidente della Regione, Giovanni Toti, nel corso di una sua visita a Sanremo aveva confermato che l’eventuale inasprimento della zona per l’imperiese poteva arrivare solo se l’intera Liguria fosse passata almeno all’arancione e, quindi, al momento la nostra provincia rimane fortunatamente in giallo.
Quali sono i parametri per spostare la zona in ‘rosso’? Intanto il tasso di incidenza è stato superato da tempo (basterebbero infatti 150 casi ogni 100.000 abitanti) ma dal decreto del 27 luglio scorso, sono anche importanti i tassi di occupazione dei posti letto che, per passare al rosso devono essere superiori al 30% per le terapie intensive e al 40% per le aree mediche rilevanti.
Ieri erano 123 i pazienti ricoverati nella nostra provincia mentre 7 quelli in terapia intensiva rispetto ai circa 230 e 30 a cui si può arrivare. I conti sono presto fatti: siamo al 53% dei letti occupati e, di questi è occupato il 23% delle terapie intensive. Tutto ciò contando il ‘massimo’ dei letti a cui si può arrivare a disposizione. Siamo, quindi, purtroppo molto vicini alla zona rossa.
Abbiamo anche voluto fare un raffronto con la situazione dello scorso anno. I numeri della nostra provincia, purtroppo, sono in netta crescita mentre su base regionale sono in calo. Per fare un esempio: l’anno scorso, il 27 dicembre contavamo 761 ricoverati in Liguria con 66 terapie intensive. Oggi sono rispettivamente 545 e 40.
Ma, se il raffronto lo si fa nell’imperiese la musica cambia: nel 2020 avevamo 53 ricoverati e 4 in terapia intensiva. Oggi siamo a 123 in ospedale dei quali 7 intubati. C’è anche il numero di casi che preoccupa, visto che nella nostra provincia sono oggi 3.084 contro i ‘soli’ 412 di un anno fa. Insomma, una situazione difficile che, probabilmente, tenderà ad aggravarsi nei prossimi giorni.
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