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Politica | 23 dicembre 2021, 07:38

Mondovì verso il voto, parte il dopo Paolo Adriano

Questa sera in Consiglio comunale il sindaco comunicherà le sue decisioni, che – a giudizio ormai unanime - saranno di non ricandidatura. Pronto a raccoglierne il testimone per il “Patto Civico” l’assessore Luca Robaldo. Il Pd ha già schierato Enrico Ferreri. Il centrodestra si appresta a mandare in campo Luciano Mondino

Mondovì verso il voto, parte il dopo Paolo Adriano

Questa sera (giovedì 23 dicembre) in Consiglio comunale comunicherò le mie decisioni rispetto alle elezioni amministrative del prossimo anno. Decisioni che, per rispetto dell’istituzione che presiedo, voglio rendere note in prima istanza in questa sede”.

Paolo Adriano, sindaco di Mondovì, aveva annunciato che entro la fine dell’anno avrebbe sciolto le riserve o in un senso o nell’altro e così è stato.

Nel “Patto Civico” tutti sanno da tempo quali sono le sue determinazioni, ma c’è comunque attesa per sentire le ragioni che inducono il sindaco a rinunciare alla possibilità di un secondo mandato.

Come non è un mistero la rinuncia di Adriano, così non è un segreto che chi è pronto a scattare per raccoglierne il testimone, a nome e per conto del “Patto Civico”, che pure ha perso qualche pezzo per strada, è Luca Robaldo, assessore allo Sport, Istruzione, Politiche giovanili e Innovazione.

Robaldo, in passato, è stato stretto collaboratore di Enrico Costa quando questi ricopriva incarichi di governo e adesso è capo della segreteria del presidente della Regione Alberto Cirio.

Un doppio ruolo, quello di assessore e di capo della segreteria, che  all’incirca un anno fa gli era costato la reprimenda dei segretari dei tre partiti di centrodestra: Diego Boetti  (Lega), Gianpiero Caramello (Forza Italia) e Claudio Sarotto (Fratelli d’Italia).

I tre lo avevano richiamato alla coerenza politica. “Come fai – gli avevano chiesto in un documento inviato agli organi d’informazione -, tu che sei il braccio destro del presidente di una Regione governata dal centrodestra, a mantenere responsabilità di giunta a Mondovì dove il centrodestra è all’opposizione?”.

A tacitare tutti era intervenuto prontamente lo stesso Cirio, sostenendo che quello di Robaldo era un incarico tecnico e non politico.

Il Pd è l’unica forza politica che, con largo anticipo, ha già comunicato la sua decisione di non associarsi al “Patto” e di voler correre nuovamente per conto proprio, affidandosi, come già era avvenuto nel 2007, ad Enrico Ferreri, dirigente medico da poco in pensione.

A destra, tramontata (non si sa bene per quali ragioni), la candidatura a sindaco del “Moro”, Guido Bessone, ex consigliere comunale e poi in Fondazione CrCuneo, spunta ora il nome dell’ex sindaco Luciano Mondino, geometra libero professionista, sindaco negli anni ’80, amministratore comunale di lungo corso e anch’egli con trascorsi nella Fondazione.

Sarebbe questo l’approdo cui è giunto, dopo settimane di iperattivismo, il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Bongioanni.

Su Mondovì sto spendendo la maggior parte delle mie energie. Entro Natale – si limita a dire - avremo definito la candidatura del sindaco anche se l’annuncio ufficiale non avverrà prima della seconda metà di gennaio”.

Bongioanni, da noi sollecitato, precisa che “sarà un candidato civico sostenuto dalle liste del centrodestra e da un’aggregazione civica importante”.

GpT

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