Il primo dato che sembra emergere dallo spoglio delle elezioni per il Consiglio provinciale, ancora in corso, è l’affermazione della lista “Granda Azione”, che fa riferimento al movimento politico di Carlo Calenda ed Enrico Costa.
Si tratta ovviamente di un dato parziale, dal momento che lo spoglio non è ancora stato ultimato.
Infatti, le operazioni di scrutinio sono ancora in corso nel terzo seggio, allestito nel municipio di Alba, dove si sono recati alle urne gli amministratori di Alba, Bra, Langhe e Roero.
Operazioni che procedono a rilento mentre a Cuneo sono già state ultimate.
Dai primi dati – sommari, lo ripetiamo – che arrivano dai seggi del capoluogo risulta che la formazione Granda in Azione” potrebbe eleggere due suoi rappresentanti, verosimilmente il consigliere provinciale uscente Pietro Danna (Monastero Vasco) e il consigliere comunale di Cuneo Vincenzo Pellegrino.
Sembra possibile, ma ancora non certo, un seggio per la lista dei “Piccoli Comuni”, che – se confermato – dovrebbe toccare al sindaco di Moretta, Gianni Gatti.
All’assegnazione o meno di questo seggio sono legati quelli delle due liste maggiori: “La nostra Provincia” (centrosinistra) e “Ripartiamo dalla Granda” (centrodestra).
Per la prima, i più votati nelle due sezioni del capoluogo risultano essere al momento: Silvano Dovetta, sindaco di Venasca e presidente dell’Unione Montana Valle Varaita; Flavio Manavella, vicepresidente uscente della Provincia ed ex segretario provinciale Pd; Mauro Astesano, sindaco di Dronero; Davide Sannazzaro, sindaco di Cavallermaggiore e responsabile provinciale Enti locali del Pd.
Per il centrodestra: Simona Giaccardi (Lega), presidente del Consiglio comunale di Fossano, Marco Bailo (Fratelli d’Italia), sindaco di Magliano Alpi e Massimo Antoniotti (Forza Italia) consigliere e Borgomale e consigliere provinciale uscente.
I dati del seggio di Alba che, lo ricordiamo, “pesa” elettoralmente quanto Cuneo trattandosi di voto ponderato, potrebbero stravolgere o comunque modificare notevolmente quanto sopra descritto.
La situazione, dunque, è in evoluzione e i dati riferiti null’altro sono se non la fotografia dello stato dell’arte fatta nel primo pomeriggio, quando mancano ancora i risultati di Alba, Bra e dei paesi afferenti alle due città.
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