Il Nazionale

Cronaca | 14 dicembre 2021, 13:33

Botte e minacce in Valcuvia, tre persone arrestate per usura ed estorsione. L'appello della Procura: «Le vittime denuncino»

I carabinieri del Reparto Operativo di Varese hanno arrestato questa mattina all'alba tre uomini di origine campana: sono accusati di aver prestato migliaia di euro a due persone in difficoltà economica chiedendo interessi fino al 100%. Secondo l'accusa erano arrivati a farsi comprare un'auto o a chiedere di accedere ai conti correnti delle vittime e a quelli dei loro familiari

Botte e minacce in Valcuvia, tre persone arrestate per usura ed estorsione. L'appello della Procura: «Le vittime denuncino»

I carabinieri del Reparto Operativo del comando provinciale di Varese, in collaborazione con i militari delle Compagnie di Varese, Luino, Gallarate, Busto Arsizio e del Nucleo Cinofili di Orio al Serio, hanno dato esecuzione questa mattina all'alba a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Varese su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di tre persone, già note alle forze dell'ordine, sul quale sono stati raccolti gravi indizi per i reati di usura ed estorsione.

Le indagini, avviate lo scorso mese di maggio degli uomini del Nucleo Investigativo, erano partite della dichiarazioni rese da un uomo residente in Valcuvia vittima di estorsione per motivi connessi a debiti legati alla coltivazione di marijuana e allo spaccio. Dagli approfondimenti svolti dagli investigatori è emerso come i tre destinatari del provvedimento restrittivo, dopo aver elargito a due persone del posto che si trovavano in difficoltà economiche prestiti per cifre comprese tra i 15mila e i 30mila euro, si sarebbero fatti restituire - arrivando anche a percosse, lesioni e minacce - somme di denaro con interessi usurari oscillanti tra il 50% e il 100% del capitale.

In un caso l'estorsione era arrivata al punto che uno delle due vittime era stato costretto ad acquistare un'auto per poi cederla gratuitamente agli indagati stessi e a intestarla alla convivente di uno di loro. In seguito una delle due vittime avrebbe anche ricevuto uno schiaffo al volto da parte di uno degli indagati dopo essersi incontrati per caso in un locale pubblico nel Luinese in quanto, a dire dell'aggressore, la vittima stava mentendo per non consegnare i soldi pattuiti. In altri casi gli indagati avevano usato le maniere forti, picchiando uno delle due vittime.

Tra le altre imposizioni imposte a una delle vittime, inoltre, anche quella di fare da prestanome per rilevanti operazioni finanziarie oppure mettere a disposizione il proprio conto corrente e quello dei suoi familiari con l'intento di nascondere movimenti di denaro che potessero destare sospetti. Ma non solo: uno dei malcapitati era stato costretto - sotto minaccia - anche a svolgere mansioni di autista per accompagnare gli indagati.

Nel corso dell'operazione, a seguito di una perquisizione domiciliare nei confronti di un altro indagato, i carabinieri hanno rinvenuto sostanze stupefacenti (circa un etto di hashish, 36 grammi di cocaina e 17 di marijuana) oltre a vario materiale per il confezionamento della droga.

I tre - due uomini di 27 anni e uno di 48 di origini campane - sono stati portati questa mattina in carcere a Varese mentre le indagini vanno avanti. In particolare gli investigatori vogliono capire se ci siano altre vittime. E invitano a denunciare, lanciando un appello: «Si tratta di reati di estorsione e usura commesse con modalità violente - hanno dichiarato dalla Procura di Varese durante la conferenza stampa in cui sono stati svelati i dettagli dell'operazione - Per questo vorremmo sollecitare i cittadini a denunciare episodi che possano aiutarci a ingrandire il quadro probatorio. Anche in un'ottica di prevenzione: denunciare episodi di questo tipo è fondamentale perché vogliamo che reati come questi non si diffondano del territorio di Varese».

 

 

Redazione

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