Era stato assunto nel 2019 con regolare contratto a tempo determinato da una ditta di impianti di Savigliano e, dopo il primo giorno di lavoro il ragazzo aveva deciso non presentarsi più.
“Gli avevamo fornito tutta l’attrezzatura e l’abbigliamento, oltre al tesserino, per lavorare sui cantieri di manutenzioni impianti -ha riferito al titolare della ditta-. Il giorno non si è più presentato, ci ha telefonato dicendo che non voleva più lavorare per noi. Gli avevamo chiesto di restituirci tutti i dispostivi, per un valore di circa 330 euro, che gli avevamo fornito, ma lui non ce li riconsegnò. Più che altro eravamo preoccupati per il tesserino di riconoscimento che davamo a tutti gli operai per effettuare manutenzioni o lavori presso privati”. I carabinieri, ricevuta la segnalazione, raggiunsero l’uomo presso la sua abitazione recuperando ciò di cui si era appropriato mesi prima.
Il giudice, accogliendo la richiesta di condanna del pubblico ministero, ha condannato l’imputato ad un anno e quattro mesi di reclusione, oltre al pagamento di 600 euro di multa.
Commenti