Tentano di truffare una pensionata ottantenne nell’Alessandrino, fingendosi paramedici per somministrare il vaccino a domicilio, ma vengono allontanati dalla donna che prontamente ha messo sulle loro tracce i carabinieri.
Scoperti nell’Astigiano, tentano la fuga speronando l’auto dei militari con la loro Mini Cooper. Tre vengono arrestati e uno fugge. Gli arrestati sono la 41enne Romina Vinotti, ora ai domiciliari, e due uomini (Pietro Vinotti e Giuseppe Deglaudi, rispettivamente di 47 e 59 anni). Tutti nomadi sinti astigiani pluripregiudicati e conosciuti alle forze dell’ordine.
I tre sono stati arrestati a Refrancore dopo un lungo inseguimento di 4 pattuglie dei carabinieri e una volante della polizia, con le imputazioni di furto in abitazione, tentata truffa aggravata ai danni di anziani, uso di sigillo contraffatto e resistenza a pubblico ufficiale.
Una Mini Cooper scura oggetto di segnalazioni, travisata con il 'car wrapping'
Ai carabinieri erano già giunte segnalazioni su questa Mini Cooper scura con a bordo più persone che si aggiravano sul territorio, sia in provincia di Alessandria che di Asti e, giovedì scorso la macchina era stata segnalata a San Salvatore Monferrato dove i quattro avevano cercato di truffare la donna fingendosi paramedici ma lei è riuscita prontamente ad allontanarli, avvisando i carabinieri che si sono messi alla ricerca dell’auto, intercettata a Refrancore.
Una fuga disperata per sfuggire ai militari del Nor. Tre arrestati, uno è fuggito a piedi
I militari del nucleo operativo hanno intimato l’alt alla macchina che però si è data alla fuga speronando l’auto dei carabinieri. Mentre arrivavano altre auto in supporto, i fuggiaschi hanno imboccato una strada sterrata, abbandonando l’auto e fuggendo a piedi nel bosco, tre sono stati raggiunti e arrestati e uno è fuggito.
La macchina aveva la targa contraffatta e addirittura era stata trattata con la tecnica del ‘car wrapping’: per non essere identificata dalle telecamere, aveva adesivi che cambiavano colorazione. Con la perquisizione i carabinieri hanno trovato diversi generi alimentari rubati poco prima a Viarigi e, oltre alla strumentazione da paramedico, anche quella per l’analisi dell’acqua, utilizzata per fingersi all'occorrenza tecnici dell’acquedotto.
“Questa attività – hanno commentato i vertici del Comando provinciale – è un classico esempio di come deve funzionare il 112. Comporre il numero e fornirci un’immagine concreta della situazione può sveltire i tempi di intervento”.
Intanto i carabinieri proseguono le indagini per valutare altri episodi a danno di anziani in cui i malviventi si sono spacciati per tecnici o paramedici.
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