Il Nazionale

Politica | 24 novembre 2021, 15:43

Via Traves troppo lontana, la Città cerca dormitori per clochard più vicini al centro

Confronto tra Rosatelli e Apollonio: "Scongiuriamo che il freddo anche quest’anno comporti la perdita di vite umane di chi una casa non ce l’ha"

Via Traves troppo lontana, la Città cerca dormitori per clochard più vicini al centro

La Città al lavoro per individuare dormitori più centrali per i clochard: è stato questo il tema al centro dell'incontro che si è svolto questa mattina tra l'assessore al Welfare Jacopo Rosatelli e la consigliera comunale Elena Apollonio

Nel 2021 due clochard uccisi dal freddo 

Sabato è diventato ufficialmente operativo il centro di accoglienza di via Traves 15: in tutto ci sono 70 posti letto e una tensostruttura dove consumare i pasti. Per accedere i volontari della Croce Rossa misureranno la temperatura. L’anno passato numerosi clochard avevano rinunciato ad andarvi perché troppo lontano dal centro, essendo quasi al confine con Venaria e Savonera. Una distanza che si era anche trasformata in tragedia: a febbraio 2021 ben due clochard erano stati uccisi dal freddo a Torino, il rumeno Radu Chirimbuta di 56 anni trovato morto in corso Taranto e Mostafa Ait Bella nel dehors di un bar della Crocetta. 

"Trovare in tempi rapidi alternative a via Traves" 

La necessità, come sottolinea Apollonio, è "scongiurare che il freddo anche quest’anno comporti la perdita di vite umane di chi una casa non ce l’ha". Un tema al centro del confronto questa mattina con Rosatelli, a cui "ho chiesto in via prioritaria di rendere più dignitosa via Traves". Oltre questo è stata "condivisa la necessità di promuovere una ricognizione degli spazi disponibili per trovare in tempi rapidi ricoveri alternativi e aggiuntivi a via Traves, di verificare la possibilità di ulteriori stanziamenti rispetto a quelli approvati dalla giunta  per aprire luoghi di accoglienza seppure temporanea diurna e/o notturna, di avviare  una cabina di regia di tutti i soggetti che si occupano di fragilità sia  istituzioni che terzo settore". 

"Servono strutture in muratura, riscaldate e con docce" 

L'ipotesi più concreta è che la Città interpelli le Circoscrizioni, chiedendo appunto se ci sono locali o aree che in poco tempo possano essere convertite per ospitare senzatetto. "Servono strutture in muratura - precisa Apollonio - riscaldate e con docce: smettiamo di ragionare su grossi numeri, ma cerchiamo soluzioni di accoglienza più piccole e vicine al centro: ho trovato in Rosatelli un interlocutore attento".

Il tempo però è poco ed ogni giorno fa sempre più freddo. "La situazione è difficile: ci sono psichiatrici e altri soggetti che non riescono a camminare. A questo si aggiunge che spesso si portano dietro la casa: non dico di risolvere subito il problema, ma iniziamo a dare un segnale" conclude Apollonio.

Cinzia Gatti

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