Il Nazionale

Cronaca | 15 novembre 2021, 08:33

Tracce di sangue sul motorino dell’indagata di Boves: di chi sono quegli schizzi ematici?

Ennesimo colpo di scena per il cold case di Nada Cella. Domani a Beinette, domani sarà eseguito un altro esame per poi paragonare i Dna

Tracce di sangue sul motorino dell’indagata di Boves: di chi sono quegli schizzi ematici?

Tracce di sangue sono state trovate sul motorino sequestrato alcuni giorni fa, nella casa di Boves dove vive con la famiglia Annalucia Cecere, l’ex insegnante accusata di aver ucciso, 25 anni fa a Chiavari, Nada Cella.

Durante la perquisizione nella viola bovesana, gli stessi inquirenti si erano stupiti di aver ritrovato quel Piaggio, immatricolato negli anni Novanta, tenuto in perfette condizioni. L’allora 28enne Annalucia lo utilizzava per spostarsi ed è lo scooter finito nell’indagine già pochi giorni il delitto grazie ad una telefonata - rimasta tuttora anonima - che una donna fece a casa di Soracco, il commercialista datore di lavoro di Nada, alla quale rispose sua madre. Nella telefonata si parla di Cecere e del giorno del delitto: “L’ho vista che era sporca e ha infilato tutto nel motorino”

Ed infatti le tracce ematiche trovate sul ciclomotore - ora custodito in una autorimessa a Beinette - sono proprio sotto la sella.

Adesso quelle tracce ematiche, rilevate dalla polizia scientifica attraverso le luci forensi, ossia fasci di ultravioletti che possono mettere in risalto impronte o residui organici. Gli investigatori le hanno preferite al luminol che avrebbe potuto compromettere il reperto, saranno di nuove esaminate domani. La Procura di Genova ha infatti convocato un accertamento in contraddittorio, per prelevare il campione e poi affidarlo al genetista Emiliano Giardina, incaricato dai pm, per estrarre il Dna. Solo dopo, si saprà a chi appartiene quel sangue, e qualora fosse di Nada sarebbe probabilmente la prova definita della colpevolezza dell’indagata.

Forse ce la faremo. Non siamo mai stati così vicini a sapere chi è stato”, ha commentato la mamma di Nada Cella, che un quarto di secolo attende giustizia.



NaMur

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