Il Nazionale

Cronaca | 12 novembre 2021, 17:16

Funerali delle vittime di piazza Sabin: “La città ha mostrato tanta vicinanza”

Il vescovo di Pinerolo ha celebrato la funzione nella chiesa dello Spirito Santo, salutando Maria Rosa Fiore e Dario Lisdero con “buon viaggio, cari amici”

Funerali delle vittime di piazza Sabin: “La città ha mostrato tanta vicinanza”

“Buon viaggio, cari amici”, con questo augurio il vescovo di Pinerolo Derio Olivero ha terminato l’omelia dei funerali di Maria Rosa Fiore e Dario Lisdero, le vittime dell’esplosione di piazza Sabin 3 del 29 ottobre scorso.

Monsignor Olivero ha sottolineato come tutta Pinerolo fosse dentro una tragedia, perché sono scomparsi due concittadini e 23 persone sono rimaste senza una casa: “La città ha mostrato tanta vicinanza e mi auguro che continui così, perché la tragedia non finisce qui per molte famiglie”.

La cerimonia si è tenuta oggi pomeriggio alla chiesa dello Spirito Santo di strada al Colletto, e i partecipanti hanno occupato anche il salone retrostante e il piazzale.

Il vescovo ha scelto il passo del Vangelo dove Gesù insegna il ‘Padre Nostro’, perché “Gesù insegna come stare al mondo, perché c’è un Dio che è padre e di cui bisogna fidarsi”, e ha sottolineato come facesse effetto vedere le due bare vicine: “Maria Rosa e Dario ci tenevano a fare le cose insieme e insieme se ne vanno”. Nel suo discorso ha ripercorso le loro passioni: la montagna, la musica, i fiori e la loro immancabile tradizione, cioè festeggiare San Valentino, “perché ci tenevano alla loro coppia”.

Il vescovo ha augurato loro, prima di salutarli, “alla fine di questo lungo viaggio di trovare il Paradiso”, un paradiso fatto di persone, di fiori e della musica dello Spirito Santo che fa vivere i morti.

Anche il sindaco di Pinerolo Luca Salvai ha ricordato l’affetto e la vicinanza che la cittadinanza ha mostrato in queste settimane, invitando a mostrarli anche in futuro.
La cerimonia si è chiusa con la nipote Marta che, in un intervento commosso, ha ricordato diversi momenti di vita con la nonna, tra cui quelli in cui aspettavano il treno e salutavano il macchinista perché speravano lo facesse fischiare.

Marco Bertello

Commenti