Il Nazionale

Cronaca | 07 novembre 2021, 07:11

Pontedassio, inquilino moroso ‘a sua insaputa’: il caso ai Servizi sociali del Comune

L’artigiano che aveva minacciato di incatenarsi, il 14 dicembre dovrà lasciare alloggio: per i giudici avrebbe dovuto versare l'affitto in tribunale e non al proprietario

Pontedassio, inquilino moroso ‘a sua insaputa’: il caso ai Servizi sociali del Comune

Si apre uno spiraglio di luce in fondo al tunnel per C.S. l’artigiano 61enne di Pontedassio colpito da un ordine di sgombero dell'abitazione che occupa in affitto insieme alla moglie malata e alla figlia celiaca emesso emesso dal tribunale di Imperia.

Nei giorni scorsi, dopo la pubblicazione del suo appello sul nostro giornale nel quale minacciava di incatenarsi in Comune, è stato, infatti, ricevuto dall’assistente sociale che lavora nel Municipio del piccolo centro della valle Impero. Anche il sindaco Ilvo Calzia e la sua vice Cristina Manera si sono impegnati a seguire il caso.

Lui C.S., 61 anni, però, non si sbilancia, mancando ormai poco più di un mese all’esecutività dell’ordine di sfratto: “L’ufficio ha preso in carico la situazione e mi è stato anche prospettato un aiuto economico, ma è presto per cantare vittoria e i tempi stringono”. “Ribadisco – conferma l’uomo – di essere disposto a pagare un affitto a un proprietario, possibilmente senza intermediazioni”. “Chiunque avesse nelle proprie disponibilità un alloggio da affittare anche di modeste dimensioni ma possibilmente con una cantina dove poter ricoverare gli attrezzi da lavoro, può mettersi in contatto col vostro giornale o rivolgersi al Comune", conferma.

 C.S. vive con la moglie ammalata e la figlia celiaca che percepisce 90 euro al mese di invalidità e si trova a doversi difendere dalla burocrazia. Per un anno ha versato l’affitto al proprietario, un imprenditore di Imperia, sulla base di un regolare contratto, ma nessuno lo ha mai avvisato che avrebbe dovuto depositarlo agli uffici giudiziari.

Lo scenario, ora, è drammatico: sulla sua testa e sue quella della sua famiglia pende una vera e propria ‘sentenza’ di condanna, un provvedimento esecutivo dal 14 dicembre che lo mette con le spalle al muro con la prospettiva di passare il Natale senza una casa.

Diego David

Commenti