Il Nazionale

Cronaca | 06 novembre 2021, 13:37

Delitto Massimo Melis: fermato un 62enne, avrebbe ucciso per gelosia

Luigi Oste viveva nello stesso quartiere della vittima. A giugno, dopo un incidente stradale, era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni

Delitto Massimo Melis: fermato un 62enne, avrebbe ucciso per gelosia

Avrebbe ucciso per gelosia, in un impeto incontrollabile di rabbia verso colui che aveva identificato come rivale in amore. Luigi Oste, 62enne originario di Piazza Armerina e residente a Torino, è stato fermato dalla polizia perché sospettato di avere assassinato Massimo Melis, il 52enne operatore della Croce Verde freddato con un colpo di pistola esploso alla tempia in via Gottardo.

Oste, che era stato arrestato a giugno per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni dopo un incidente stradale, ha alle spalle alcuni precedenti penali per droga e reati contro il patrimonio. Viveva nello stesso quartiere della vittima e di Patrizia, la donna impiegata in un bar della zona che il 62enne aveva conosciuto quest’estate e che sognava di conquistare. Un corteggiamento mai corrisposto che ha scatenato l’ira di Oste, soprattutto dopo che Patrizia aveva ricominciato a vedere Melis: i due avevano già avuto una relazione anni prima.

Così, la sera del 1º novembre, l’uomo ha atteso che Melis accompagnasse a casa l’amica, si è avvicinato alla portiera dell’auto, l’ha aperta e ha esploso un colpo di revolver calibro 38 a bruciapelo, con il proiettile che ha attraversato la testa della vittima finendo la sua corsa nella portiera opposta. Dopo il delitto, prima di essere intercettato dalla polizia, Oste ha ripreso normalmente la sua vita, come se niente fosse accaduto.
La svolta nelle indagini è arrivata proprio nel giorno dei funerali di Massimo Melis, che si sono svolte questa mattina.

Marco Panzarella

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