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Eventi e Turismo | 05 novembre 2021, 12:08

Oltre 120mila biglietti in 60 paesi, Torino è pronta per le Atp: Pala Alpitour verso l'80% di capienza [VIDEO]

Il presidente di Federtennis, Binaghi: "Abbiamo allestito la prima e più grande manifestazione tennistica indoor dopo la pandemia"

Oltre 120mila biglietti in 60 paesi, Torino è pronta per le Atp: Pala Alpitour verso l'80% di capienza [VIDEO]

Oltre 120 mila biglietti venduti in 60 paesi al mondo di cui il 18% all'estero, per un guadagno da 15 milioni di euro, "quello che una buona squadra di calcio incassa in due anni". Sono questi i numeri al botteghino delle Atp Finals, illustrati dal presidente di Federtennis Angelo Binaghi, alla vigilia dell'evento. Dal 14 al 21 novembre i migliori otto tennisti al mondo si sfideranno sul campo del Pala Alpitour, dove potrebbe aumentare il pubblico.

Alpitour verso capienza all'80%

Al momento gli eventi al chiuso hanno una capienza al 60% ma, come ha spiegato l'assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca, "stiamo aspettando l'ok dal Governo per averla all'80%: questo vorrebbe dire alberghi ancora più pieni e più turisti in giro per città". Un 20% in più, che tradotto vorrebbe dire circa 3mila persone in più sugli spalti del Pala Alpitour, che ha un totale di 15mila posti.

Binaghi: "Nostri tifosi più simile a spettatori di teatro"

"Sappiamo - ha poi aggiunto Binaghi - che la sottosegrataria Vezzali si sta battendo come una leonessa. Il Cts differenzia sport da sport in termini di maggiore sicurezza: i nostri non sono tifosi che urlano, sbraitano e si ammassano, ma abbiamo delle regole per cui sono più simili a degli spettatori di teatro piuttosto che dei tifosi di una partita di calcio".

Vezzali: "Per un evento così non poteva esserci scenografia migliore di Torino"

"Abbiamo allestito - ha proseguito il presidente di Federtennis - la prima e più grande manifestazione tennistica indoor dopo la pandemia, con tutte le difficoltà ed incertezze che può comportare. Ci siamo riusciti perché abbiamo trovato un sistema che funziona, che ci ha fatto integrare e condotto al risultato finale". A prendere poi la parola la sottosegretaria con delega allo Sport Valentina Vezzali: "Per un evento così importante non poteva esserci scenografia migliore che Torino. Ho sempre apprezzato grande animo sportivo di questa città". "Ho mandato proprio l'altro giorno - ha aggiunto Vezzali - la richiesta al Cts di valutare l'opportunità di aumentare la capienza sia per le Atp Finals e portarle all'80% e per consentire il 100% per la partita Italia Svizzera. Il Cts si riunirà oggi alle 13 ieri sera mi sono interfacciata con Locatelli che però mi ha esposto una criticità, che la condizione epidemiologica nel nostro Paese sta peggiorando. Ma io sono fiduciosa e mi auguro che l'esito del Cts possa essere a favore. Entro oggi sapremo la sua valutazione sulla base delle mie richieste alle quali ho allegato anche i protocolli condivisi con la Fit".

Carretta: "Atp devono risvegliare orgoglio torinesi come Olimpiadi"

Sul palco poi l'assessore comunale ai Grandi Eventi Mimmo Carretta, che ha commentato: "Abbiamo l'ambizione di far sentire il rumore della pallina da tennis sulla racchetta per i prossimi 5 anni. La nostra sfida più grande è che le gare appassionino tutti, che le Atp risveglino l'orgoglio dei torinesi così come le Olimpiadi. Vogliamo che la manifestazione non sia limitata solo a quei giorni di festa: un grande evento è tale se riesce a coinvolgere tutti".

Il dubbio sul vaccino non mette in forse la presenza di Djokovic

Il campione più atteso è naturalmente il numero uno al mondo Djokovic, la cui presenza non è in forse, nonostante il dilemma a proposito della questione vaccino: "Novak non ha detto di non essere vaccinato, ma solo di non volerlo dichiarare in merito. Questo non pone problemi per lo svolgimento del torneo o per altro". Così il presidente di Atp Andrea Gaudenzi, in merito alla posizione del serbo numero uno del mondo. "L'obbligo vaccinale non è previsto - ha ricordato al riguardo Gaudenzi - ci adeguiamo e seguiamo le regole dei Governi locali. Tutti seguiranno i protocolli, l'evento sarà svolto regolarmente". 

A due mesi dal loro svolgimento, però, gli organizzatori degli Open d'Australia, prima grande prova del 2022, hanno fatto sapere che Djokovic non sarà ammesso al torneo di Melbourne se non avrà fatto chiarezza sul tema vaccino anti Covid.

Cinzia Gatti e Andrea Parisotto

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