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Eventi e Turismo | 22 ottobre 2021, 19:59

Si sono accese le luci di “Cuneo Provincia Futura” firmate dal designer Alessandro Marrazzo (FOTO E VIDEO)

Grande spettacolo questa sera nel capoluogo della Granda con sei installazioni tra via Roma, piazza Galimberti, piazza Europa, piazza Virginio e il Complesso Santa Croce. Domani, sabato 23 ottobre, sarà la volta di Alba, Bra e Mondovì. Progetto della Fondazione CRC

Si sono accese le luci di “Cuneo Provincia Futura” firmate dal designer Alessandro Marrazzo (FOTO E VIDEO)

Questa sera, venerdì 22 ottobre, a Cuneo si sono accese le luci di “Cuneo Provincia Futura – La più grande mostra a cielo aperto”, dedicata alle sfide del futuro.

A partire dalle 19, il via alle sei videoinstallazioni luminose e sonore, uniche e originali, studiate dal regista e show designer Alessandro Marrazzo.

Sabato 23 alle ore 19 verranno accese anche le installazioni Mondovì (rione Piazza), alle 20.30 quella di Bra (piazza Caduti della Libertà) e alle 21.30 quelle di Alba (piazza Risorgimento e piazza Ferrero). Le proiezioni luminose saranno attive e fruibili liberamente dal giovedì alla domenica dalle ore 19 alle 22.30, nel periodo dal 23 ottobre al 21 novembre 2021.

L'evento è stato aperto da una conferenza stampa alla presenza dei vicepresidenti della Fondazione CRC Ezio Raviola e Francesco Cappello, del direttore generale Roberto Giordana, della madrina Elisa Muriale e del regista Alessandro Marrazzo.

Madrina d'eccezione è Elisa Muriale: "E' una grande emozione per me essere qui. Io che faccio parte della Generazione Z, ho a cuore queste tematiche".

Il vice presidente Ezio Raviola: "Idea che parte da lontano, nel 2017, dal nostro presidente Giandomenico Genta. Con questa mostra si trattano temi importantissimi".

A spiegare il progetto il regista Marrazzo: "Sono dieci installazioni di luce, musica e sonore distribuite sulle quattro città di Cuneo, Alba, Bra e Mondovì. Si parla di futuro con una mostra stratificata, fruibile a qualsiasi età. Sono installazioni immersive, emozionali e molto spettacolari.

Veri e propri set tridimensionali per stupire, emozionare e sensibilizzare su vari temi. La genesi del progetto è nata nel primo lockdown quando camminavo per una Roma distopica".

Ecco le dieci installazioni spiegate da Marrazzo

A Palazzo Vitale, sede della Fondazione CRC, si ragiona sul rapporto tra Uomo, Macchina e Natura

Generazione robotica. Diamo un corpo all’intelligenza artificiale e vedremo nascere un robot

(Intervento su architetture – videoproiettori 21k – diffusori audio – tecnologia mirror head)

Ad accompagnarci nel tema del rapporto futuro tra uomo, macchine e natura, è Bot, un “cucciolo” di robot.

Palazzo Vitale e le architetture circostanti prendeono vita grazie a videoproiezioni dinamiche in grado di muoversi, spostarsi, arrampicarsi e inseguirsi tra i palazzi. 

L’installazione che coinvolge Palazzo Vitale e gli edifici circostanti ha per protagonista un piccolo robot, più esattamente un cucciolo robotico, figura utile per riflettere sulla presenza sempre più massiccia dei robot nella nostra vita quotidiana.

In via Roma lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento degli oceani

Un futuro sommerso. L’animale che distrugge il suo habitat è destinato ad estinguersi

Via Roma è invasa da un fiume in piena, una gigantesca videoproiezione per un set tridimensionale di 30 metri, un videomapping immersivo a 360° coinvolge sculture e scenografie a dimensioni reali per vivere emozionalmente il problema dello scioglimento dei ghiacciai e dell’innalzamento degli oceani. Città come Venezia, Amsterdam, San Pietroburgo, Los Angeles, San Francisco, New Orleans, Shanghai, Edimburgo, New York, Londra, Taipei rischiano di essere sommerse per sempre. 

Piazzetta del grano in via Roma a Cuneo è concepita come un set in tre dimensioni dove il pubblico può entrare e immergersi nelle videoproiezioni a 360°: proiezioni intorno, sulle facciate degli edifici, poi sul manto stradale e ancora sugli elementi scenografici realizzati a dimensioni reali che riproducono porzioni di automobili e una madre con bambino in braccio. 

L’installazione è una delle più complesse mai realizzate con la tecnica del videomapping. Sono state utilizzate tecniche assai complesse che vedono coinvolte superfici piane e tridimensionali come, ad esempio, le automobili che sono state videommappate completamente su tutti i lati.

Nel finale uno speranzoso nuovo eden. 

In piazza Virginio la conquista dell’immortalità

Vivere per sempre. La vita è l’infanzia della nostra immortalità

In Piazza Virginio a Cuneo si parla del sogno atavico dell’uomo di conquistare l’immortalità. Oggi la scienza con le sue scoperte sembra poter rendere possibile l’antica e fantascientifica ambizione umana di vivere per sempre, come se la morte fosse solo un problema tecnico risolvibile. 

Alle atmosfere tanto care al Ridley Scott di Blade Runner è affidato il compito di ospitare il racconto dell’immortalità: in uno scenografico set futuristico tra luci al neon e specchi d’acqua vera appaiono ologrammi tridimensionali sospesi nel vuoto, luminose evanescenti apparizioni dal futuro del corpo e della mente umana. Il tema dell’immortalità si sviluppa dalle recenti scoperte d’ingegneria genetica, biotecnologie e dei cyborg, fino alla virtualizzazione della coscienza umana.

La deforestazione nel Complesso di Santa Croc

La minaccia dell’antropocene. Le foreste a precedere le civiltà, i deserti a seguirle 

Nel cortile del complesso di Santa Croce un’installazione site-specific ci parla di deforestazione. Una porzione di foresta pluviale ricreata in un caleidoscopico cubo racconta il suo ciclo vitale inserito in una suggestiva scenografia luminosa creata da ledwall, videoproiezioni e luci architetturali.

Camminando all’interno del Cortile della Chiesa di Santa Croce si ha l’impressione di muoversi all’interno di un grande cubo, uno spazio dove le pareti sembrano tutte uguali e tutte con le stesse dimensioni e, se si aggiungono alle pareti anche il pavimento e la porzione di cielo quadrato perfettamente delineato dalla sommità delle pareti, la sensazione aumenta enormemente.

Il cubo è il solo tra i solidi platonici che, con sue repliche, è in grado di riempire lo spazio con regolarità, cioè di fornire una tassellazione dello spazio, di conseguenza un cubo riempito di cubi riempiti di cubi generano un’armonia perfetta all’infinito.

All’interno del cubo è ricreata una scenografia che riproduce un “tassello” di foresta pluviale che lancia il monito di essere ormai solo un piccolo tassello a causa della deforestazione e che la dimensione infinita è affidata solo ad un effetto ottico, vediamo una grande foresta che in realtà non esiste e se ci muoviamo intorno ad essa all’interno del cubo è sempre infinita mentre l’esterno ci ricorda che è solo una piccola porzione. 

L’intelligenza artificiale in Piazza Galimberti

La quarta rivoluzione industriale. In principio era l’elettricità ora è coscienza

In Piazza Galimberti è protagonista l’intelligenza artificiale e il suo racconto è affidato a un monumentale laser mapping. La più moderna delle tecnologie della luce corre sulle imponenti architetture dell’intera piazza: 3000 mq di superficie illuminano il futuro. La notte si accende di energia e i suoi flussi come sinapsi digitali diventano spettacolo.

Il racconto comincia con l’uomo che inventò il futuro, Nikola Tesla, le sue invenzioni sono diventate parte integrante del nostro presente, per proseguire poi con big data, droni, Intelligenza Artificiale, Internet of Things, etc. 3000 metri quadrati di superficie per uno spettacolo di laser mapping tra i più grandi mai realizzati.  

La natura e le specie in via d’estinzione in Piazza Europa

Requiem per il pianeta. Quando una specie si estingue è per sempre

Sulle folte chiome degli alti cedri dell’Atlante, che circondano la cementizia piazza Europa, prenderanno vita evanescenti, diafane, incorporee presenze di animali. Le specie a rischio d’estinzione si rivolgeranno a noi con la loro preghiera d’aiuto. Ascoltiamo le loro voci prima che sia troppo tardi e svaniscano per sempre.

Nello Spazio Innov@zione della Fondazione CRC (via Roma 17), aperto dalle 17 alle 22.30 dal giovedì alla domenica, sarà inoltre allestito un percorso introduttivo e riepilogativo dell’esposizione. Gli ambienti ospiteranno dieci parallelepipedi luminescenti che rappresentano, ciascuno in un colore diverso, le dieci installazioni luminose che compongono la mostra a cielo aperto. I solidi, ciascuno con il proprio volume e con grafiche testuali che descrivono nel dettaglio i vari aspetti del progetto, evocano le differenti location fisiche che ospitano le installazioni: pensati come elementi a sé stanti, se avvicinati tra loro si trasformano in una ideale e stilizzata visione notturna di una città del futuro. Un grande videowall sullo sfondo completa l’effetto emozionale.

Per maggiori informazioni telefonare allo 0171/452711 o scrivere a info@fondazionecrc.it.

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