Il Nazionale

Cronaca | 22 ottobre 2021, 07:30

Omicidio Amoretti: si apre oggi in Corte d'Assise il processo a carico del nicese Mario Bonturi, presunto assassino dell'orafo imperiese

Bonturi sarà giudicato con rito ordinario, dopo che il gup aveva rigettato la richiesta dell'abbreviato, avanzata dalla difesa

Omicidio Amoretti: si apre oggi in Corte d'Assise il processo a carico del nicese Mario Bonturi, presunto assassino dell'orafo imperiese

Questa mattina si aprirà in Corte d'Assise a Imperia il processo a carico del nicese reo confesso Mario Bonturi, il presunto killer del gioielliere imperiese, Luciano Amoretti, 77 anni, ucciso a martellate a Sanremo la notte tra l'1 e il 2 agosto dello scorso anno nel suo appartamento secondario in corso Garibaldi a Sanremo. 

L'astigiano verrà giudicato con rito ordinario. Nonostante il legale, Gianluca Bona, avesse presentato istanza di abbreviato, il gup Massimiliano Botti, aveva ritenuto che ciò non fosse possibile in quanto il delitto seppur non aggravato nel capo di imputazione implica un’aggravante “fattuale” e ciò non permette di accedere al rito alternativo che in caso di condanna prevede uno sconto di un terzo sulla pena finale.

L'ipotesi della rapina

Secondo il gup infatti, la condotta dell’imputato implica una contestazione per la quale è prevista la pena dell’ergastolo e di conseguenza, vista la recente riforma, non si può accedere al rito abbreviato. Sostanzialmente Bonturi avrebbe ucciso anche per rapinare la vittima e quindi il fatto risulta essere “aggravato” da questa condotta. 

Tra le parti civili siederanno le tre figlie della vittima mentre la madre e la moglie non si sono costituite. 

Bonturi ha da subito confessato l’omicidio dell’orafo e da mesi si trova in carcere ad Alessandria. Le sue condizioni di salute sono critiche. 

La tragica vicenda

Quel maledetto 1 agosto Bonturi giungerà a Sanremo insieme all’amico Giuseppe Diotti, anche lui di Nizza Monferrato, la cui posizione però è stata stralciata e archiviata. I due in meno di 48 ore vennero arrestati dalla Squadra mobile, ma poco dopo Dotti, 50enne, venne scarcerato dal gip imperiese in quanto non sussistevano i gravi indizi di colpevolezza.

L’uomo era giunto in riviera insieme a Bonturi in auto, ma già dall'interrogatorio di convalida, al seguito del quale per lui vennero disposti i domiciliari, si era detto totalmente estraneo alla vicenda.

Bonturi nei mesi scorsi ha spiegato il motivo per cui quel pomeriggio si è recato a Sanremo e anche i 'contrasti' sorti con la vittima; contrasti poi degenerati in una spirale di violenza. Durante il luglio del 2020 l’imputato avrebbe affidato ad Amoretti dei gioielli appartenenti alla compagna. Un anello, una collana e alcuni bracciali, del valore di decine di migliaia di euro. Amoretti avrebbe dovuto fare da intermediario presso un banco dei pegni a Torino, ma qualcosa è andato storto.

Non c’ho visto più. Ho afferrato il martello e ho colpito, senza capire nulla” ha detto Bonturi in aula.

L'imputato ha sempre dichiarato che non ci fu premeditazione.

Elisabetta Testa

Commenti