Dopo il referendum per dire stop alla privatizzazione della Cavallerizza Reale, arriva l'esposto alla Corte dei Conti per danno erariale. A presentarlo ATTAC (Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e l’ Aiuto ai Cittadini Comitato di Torino), con l'obiettivo di verificare la regolarità delle procedure seguite per l’indizione del bando d’asta pubblicato negli scorsi mesi dalla Città.
"Danno economico per le casse cittadine"
La Magistratura Contabile, come spiegano i promotori, dovrà "stabilire se l’intreccio dei rapporti siglati fra Comune di Torino, Cartolarizzazione Città di Torino e Cassa Depositi e Prestiti abbia rispettato le vigenti leggi e non abbia creato le precondizioni per un danno economico alle casse cittadine, per un tentativo di vendita comunque inaccettabile".
Base d'asta per la Cavallerizza a 11 mln e 280 mila euro
Lo scorso 30 aprile la Città ha pubblicato l’annuncio per la vendita del complesso storico di via Verdi, con la base d’asta fissata ad undici milioni e 280 mila euro. Un atto che segue l’approvazione in Sala Rossa, lo scorso 8 febbraio, del Progetto Unitario di Riqualificazione che punta a recuperare il "quartiere" alle spalle del Regio, in parte distrutto da un incendio. Una delibera che la "Società della Cura" ha cercato di abrogare lanciando un referendum.
Area di 20mila mq proprietà di CCT
Attualmente l’area di oltre 20 mila metri quadri è di proprietà di CCT srl, controllata del Comune. Il 'Pur' prevede che la Cavallerizza, la Rotonda ed il Maneggio Chiablese siano destinati ad uso pubblico per funzioni museali, espositive, universitarie. Devono essere ripristinati i collegamenti pedonali della vietta Roma con via Rossini e con i Giardini Reali, così come quelli tra la piazzetta Mollino e la via Rossini.
Tutti i progetti devono essere sottoposti al parere della Sovrintendenza.
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