Stamattina alle 5 erano di nuovo di fronte ai cancelli della Raspini di Scalenghe. I lavoratori della cooperativa Plus-Service, che rivendicano un contratto nazionale della logistica e vogliono la rimozione del responsabile per minacce e comportamenti antisindacali, hanno rallentato i camion in uscita e in ingresso dall’impianto. Sul posto anche tre volanti dei carabinieri per raccogliere le loro contestazioni e vigilare sull’ordine pubblico.
“Oggi si è tenuto un incontro con un consulente della cooperativa e i lavoratori hanno illustrato le loro richiesta – spiega il sindacalista Daniele Mallamaci (SiCobas Torino) –. Attendiamo una risposta, ma non ci fermeremo finché le richieste non saranno accolte”.
Lo sviluppo della protesta è da valutare di ora in ora, ma, se non ci sarà una soluzione positiva, è possibile che prenda maggior vigore in vista dello sciopero dei sindacati di base indetto per l’11 ottobre.
Intanto anche la Flai Cgil Torino ha preso posizione: “Questi lavoratori rivendicano esclusivamente i loro diritti, condizioni di lavoro dignitose e rispetto delle regole. Sappiamo che è in corso un’attenta indagine da parte dell’Ispettorato del Lavoro, che ha verificato, tra l’altro, irregolarità nella gestione da parte delle società in appalto – commentano dal sindacato –. Chiediamo alla Raspini di impegnarsi a far si che le aziende in appalto rispettino le leggi ed i Ccnl di riferimento dei settori merceologici in cui svolgono la loro attività”.
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