Sono 37 le persone isolate a Rossiglione, il piccolo comune della valle Stura, tra i più colpiti dall'alluvione di lunedì, che ha provocato frane e allagamenti. In prima linea a guidare la macchina che sta organizzando i concorsi, c'è la sindaca Katia Piccardo, che da lunedì non si è fermata un attimo tra sopralluoghi e continui incontri con protezione civile, vigili del fuoco, polizia locale e operai comunali.
Le precipitazioni di lunedì, come è stato tristemente fatto notare, hanno battuto ogni record. A Rossiglione sono caduti 840 millimetri d'acqua in dodici ore.
"Purtroppo vi sono talmente tanti fronti aperti che non si sa da dove cominciare. - spiega la sindaca a La Voce di Genova - Abbiamo delle priorità assolute, ieri sera abbiamo chiuso con un bilancio di 37 persone isolate, li abbiamo raggiunti tutti quanti almeno a piedi, e ci teniamo costantemente in contatto telefonicamente con loro o con i familiari. Stiamo cercando di permettere nuovamente l'accessibilità ad alcune persone e in alcuni casi evacuarle. Abbiamo fatto poco fa con il funzionario dei vigili del fuoco, nuovamente la richiesta per l'elisoccorso perché ieri il Drago per le precipitazioni non ha potuto volare, ma lì riusciamo a intervenire soltanto in questo modo.
Sono innumerevoli i fronti aperti e non poteva purtroppo che essere così, in considerazione del fatto che 840 millimetri di pioggia non potrebbero dare scampo a nessuno, siamo andati ben oltre il quantitativo di precipitazioni veramente disastroso dell'alluvione rovinosissima del 1977, quindi questa volta l'abbiamo surclassato raggiungendo il record italiano per la caduta di pioggia nell'arco di 12 ore. Il terreno è al collasso, saturo, intriso di precipitazioni, non regge più. Attenzionati speciali, oltre alle 19 ore di pioggia incessante che non ha dato tregua, sono naturalmente i terreni perché smottamenti e movimenti franosi sono quelli con cui purtroppo ci siamo svegliati drammaticamente ieri, e quello che purtroppo è uno scenario che rischia di essere altamente probabile nei prossimi giorni.
"Il territorio dell'entroterra ligure - continua Piccardo - è di una fragilità intrinseca devastante, queste precipitazioni sono fenomeni al di fuori di qualsiasi scala. Ieri Bonini di Limet mi ricordava che il quantitativo di pioggia che qui è cascato in dodici ore, nell'Italia centrale non cade in un anno intero. Questo per dare un termine di raffronto, quindi una situazione devastante, con varie criticità. In questo momento abbiamo un intervento dei vigili del fuoco su via Airenta 1, dove un muro d'acqua di un ruscello praticamente inesistente per la cartografia ufficiale, si è trasformato in un fiume in piena, quindi una vera e propria cascata potentissima. Una situazione molto preoccupante, purtroppo in divenire, la conta dei danni è solo all'inizio ed è assolutamente necessario che sia dichiarato lo stato di emergenza, è oltremodo imprescindibile che possano essere attivate delle somme urgenze alluvionali, servono risorse importanti perché altrimenti questi territori restano in ginocchio. Questo è stato un flagello che si è abbattuto su un fazzoletto di terra, cento volte al di sopra della sua portata, e occorre rendersi conto che i territori non possono soccombere sotto questi eventi.
Credo che lo stato di emergenza sia imprescindibile, ed è necessario che sia accompagnato da risorse all'altezza di affrontare almeno decentemente il disastro che abbiamo intorno a noi".
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