Al Campasso c'è un centro di ascolto gestito dall'associazione San Vincenzo De Paoli, che si occupa dell'assistenza a sessanta persone, i cui gestori, per la sede pagano un affitto ad Arte, l'azienda regionale territoriale per l'edilizia che si occupa della gestione e dell'assegnazione delle case popolari. Lo ha fatto presente la consigliera del Partito Democratico in consiglio comunale Cristina Lodi, che ha presentato una mozione votata dall'aula, affinché il comune si attivi con Arte per ridurre il canone di affitto.
La somma pagata era di 180 euro al mese, scontati di circa 30 euro dopo un primo interessamento della consigliera.
La mozione, poi modificata per ottenere il via libera dalla giunta, chiedeva che la locazione dei locali venisse annullata, "vista l'importanza del servizio", scrive Cristina Lodi.
Il servizio del centro di ascolto del Campasso, sottolinea la consigliera, si manifesta con "l'assistenza a sessanta persone con pacchi di alimenti e interventi a sostegno dell'abitare" in una zona in cui "la tragedia del Ponte Morandi, la pandemia e le sue conseguenze hanno aggravato la situazione economica dei nuclei già seguiti".
"Il ruolo di questo Centro di Ascolto gestito da volontari parrocchiali - conclude Lodi - è strategico e sussidiario all'azione dei servizi sociali che non riescono a rispondere a tutte le necessità primarie".
Commenti