Dopo aver tentato la truffa del "rip-deal" - che sta a signoficare letteralmente "affare strappato" e nei fatti è un’operazione di cambio fraudolenta dove, promettendo un cambio favorevole, i truffatori (che si attribuiscono spesso titoli accademici o, in alcuni casi, si spacciano per sceicchi arabi) e approfittano per estorcere alle proprie vittime delle cospicue somme di denaro - due italiani sono stati arrestati in Canton Ticino. Lo scorso 23 settembre la Polizia cantonale ha fermato e arrestato a Lugano un 60enne e di un 66enne, entrambi cittadini italiani residenti in Italia. I due sono sospettati di aver commesso un tentativo di truffa del tipo "rip-deal".
La vittima aveva pubblicato su alcuni siti internet degli annunci per la vendita di orologi di alta gamma ed era stata contattata da sconosciuti interessati all'acquisto di questi beni di lusso. Lo scambio del denaro avrebbe dovuto tenersi a Lugano. Grazie a una segnalazione da parte di un privato - che ha informato prontamente la Polizia cantonale - e a seguito dei contestuali accertamenti, è stato possibile allestire un apposito dispositivo che ha portato all'individuazione, al fermo e all'arresto dei due uomini.
Le ipotesi di reato nei loro confronti sono di tentata truffa, tentato furto e falsità in certificati. L'inchiesta prosegue con l'obiettivo di verificare l'eventuale coinvolgimento degli arrestati in altri raggiri effettuati in passato. La misura restrittiva della libertà è già stata confermata dal Giudice dei provvedimenti coercitivi.
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