"Una persona dotata di un’energia non comune, dalla grande personalità, sempre sorridente, luminosa, costantemente propositiva senza mai essere invadente. Una figura che, fuori da ogni retorica, non potrà che lasciare un grande vuoto in quanti ne hanno conosciuto e apprezzato la verve".
Con queste parole il sindaco di Diano d’Alba Ezio Cardinale traccia un ricordo dell’imprenditrice vinicola dianese Luciana Agnello, spentasi questa notte all’ospedale di Verduno, dove era stata ricoverata in seguito a un improvviso malore.
Sessant’otto anni, Luciana Agnello era direttore generale e amministratore delegato della Salvano di Valle Talloria, storica cantina fondata insieme al primo marito Piero Sobrero e portata al successo insieme al consorte e da alcuni anni grazie anche al lavoro dei figli Alessio e Massimo.
Una figura la sua molto nota nel mondo del vino e impegnata anche nel centro langarolo, dove era stata consigliere comunale nell’Amministrazione del sindaco Ciravegna e dove animava l’associazione di produttori dei "Sorì di Diano".
Oltre ai figli, Luciana Agnello lascia l’attuale marito Andrea Ferrero, direttore del Consorzio Tutela Barolo Barbaresco, i nipoti Lorenzo e Luca con la mamma Claudia, la madre Tina, il fratello Carlo con la moglie Donatella, Piero e Rosanna, la suocera Anna, i cognati Daniela e Giampiero.
I funerali si svolgeranno domani, giovedì 23 settembre, alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di Diano d’Alba. Questa sera, sempre nella parrocchiale, verrà recitato il rosario.
Cronaca | 22 settembre 2021, 12:13
Diano d’Alba, mondo del vino in lutto per l’improvvisa scomparsa di Luciana Agnello
Con l’ex marito e i figli conduceva la storica cantina Salvano di Valle Talloria. Si è spenta a 68 anni in seguito a un improvviso malore
In Breve
mercoledì 21 maggio
Commenti