Riprende questa mattina l'incidente probatorio aperto nell’ambito dell'inchiesta che deve stabilire le cause e le responsabilità della tragedia del 23 maggio scorso, quando il crollo della cabina numero 3 della funivia del Mottarone causò la morte di 14 persone.
I periti incaricati dal gip del tribunale di Verbania Elena Ceriotti si ritroveranno alla sede della società di gestione dell'impianto, alla stazione di partenza al Lido di Carciano, per prelevare la cosiddetta 'scatola nera', il supporto informatico nel quale potrebbero esserci informazioni preziose per ricostruire gli ultimi istanti prima del drammatico incidente di tre mesi fa. L’incidente probatorio prevede due tipi di accertamenti: quello sui supporti informatici, tra i quali, appunto, la 'scatola nera' e quello sulla cabina, la fune e tutte le componenti dell’impianto. I periti anche nel mese di agosto hanno effettuato sopralluoghi e rilievi.
Già fissato anche il prossimo step del procedimento: mercoledì 8 settembre, a Verbania è in calendario una riunione del collegio dei periti incaricati da tutte le parti in causa. In quella sede è attesa anche la decisione sulla rimozione del relitto della cabina precipitata e della fune spezzata. Il 16 dicembre, in aula davanti al gip, saranno discusse le conclusioni. Nell’inchiesta della procura al momento gli indagati sono 14: dodici persone fisiche e due società, la Leitner, che si occupava della manutenzione dell’impianto e Ferrovie del Mottarone Srl, gestore della funivia.
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