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Eventi e Turismo | 23 agosto 2021, 11:11

Aspettando l’arrivo di Dacia Maraini, Torre Pellice ospita scrittori poeti e musicisti

A fine agosto tre giorni di Una Torre di Libri nel giardino della Casa valdese mentre a settembre verrà conferita la cittadinanza onoraria alla scrittrice

Aspettando l’arrivo di Dacia Maraini, Torre Pellice ospita scrittori poeti e musicisti

Tre giorni a fine agosto dedicati agli autori e alla musica e un giorno ancora a settembre per assegnare la cittadinanza onoraria a Dacia Maraini.

Una Torre di Libri torna nella versione ridotta testata lo scorso anno a causa delle restrizioni legate alla pandemia ma non rinuncia conferire un riconoscimento ad una delle principali scrittrici italiane. “A conclusione del festival, il 12 settembre, il Comune di Torre Pellice assegna la cittadinanza onoraria a una grandissima intellettuale italiana – dichiarano gli organizzatori del festival –. La sua è un’esistenza fuori dall’ordinario, fin dalla nascita”.

Una Torre di Libri è una manifestazione del Comune, organizzata dalla Libreria Claudiana di Torre Pellice e dall’associazione Diversi Sguardi, in collaborazione con altre realtà del territorio e sostenuta dai fondi dell’Otto per mille della Chiesa Valdese. Gli appuntamenti di agosto si svolgeranno tutti nel Giardino della Casa valdese in via Beckwith 2, dove è allestita una tensostruttura in modo da non dovere annullare gli eventi in caso di maltempo. L’ingresso è gratuito.

L’apertura del festival – venerdì 27 agosto – è affidata allo scrittore e insegnante Eraldo Affinati che a partire dalle 18 presenta il suo nuovo romanzo ‘Il Vangelo degli angeli’ assieme ad Alberto Corsani, direttore del settimanale Riforma. Alle 21 inizia invece l’incontro ‘poetico ed esistenziale’ con Franco Arminio, poeta che racconta i piccoli paesi, i cui lavori scalano le classifiche dei libri più venduti.

Sabato 28 agosto si inizia alle 15,30 quando Chiara Bongiovanni presenta il suo romanzo di debutto ‘Maschi e murmaski’ in compagnia di Gabriella Ballesio, responsabile dell’Archivio della Società di Studi valdesi. Alle 16,30 tocca al conduttore del programma di Rai Radio3 ‘Tutta la città ne parla’, Pietro Del Soldà, presentare il suo ultimo libro: ‘Non solo di cose d’amore. Noi, Socrate e la ricerca della felicità’. L’arrivo della scrittrice e poetessa Vivian Lamarque è previsto invece alle 18.

La serata invece parte alle 21 con l’autore francese Philippe Claudel e si chiude con il concerto di Bandakadabra e Mr T-Bone che, a partire dalle 22, interpretano i grandi successi internazionali in chiave dixie e swing anni trenta.

Il primo appuntamenti di domenica 29 agosto è alle 11,30, con l’autrice che aveva aperto l’edizione del 2018 di Una Torre di Libri: Simonetta Agnello Hornby. Nel pomeriggio, alle 15,30, Paolo Nori - scrittore e traduttore di autori russi – presenta il suo ‘Sanguina ancora’ dedicato alla vita di Fëdor M. Dostojevskij. Dell’incontro delle 16,30 è protagonista invece Alfonsina Strada, la ciclista che affrontò il maschilismo del mondo sportivo partecipando nel 1924 al Giro d’Italia. Ne parla Simona Baldelli, autrice del libro ‘Alfonsina e la strada’, assieme a Luciano Kovacs. Infine, alle 18, Piergiorgio Pulixi presenta il suo ultimo thriller ‘Un colpo al cuore’. Chiuderanno i tre giorni di eventi Enrica Tesio, scrittrice e blogger torinese e Mauro Gurlino, leader della band ‘Mao e la Rivoluzione’, che domenica alle 21 metteranno in scena lo spettacolo ‘Gli adulti non esistono’.

Una Torre di Libri torna poi a settembre con il conferimento della cittadinanza onoraria a Dacia Maraini, domenica 12 alle 15, al Tempio valdese di Torre Pellice (via Beckwith 4), preceduta, sabato 11 alle 17 alla Civica galleria d’arte contemporanea Filippo Scroppo (via Roberto d’Azeglio 10), da ‘Narrare la storia.

A 300 anni dalla morte di Henri Arnaud’: conversazione tra Davide Rosso, direttore della Fondazione Centro Culturale Valdese e autore di ‘Henri Arnaud: immagini di un valdese non valdese’ e Andrea Tridico, autore de ‘Il Sentiero’, romanzo a fumetti nel quale si alternano le storie di un ragazzo ivoriano giunto oggi in Val Pellice e quella dell’esilio dei valdesi nel XVII secolo.

Redazione

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